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Smaltimento dei fanghi di depurazione

Un altro passo in avanti – Nominata dall’Assemblea dell’A.A.T.O. Valle del Chiampo una Commissione speciale di Studio

Nominata dall’Assemblea dell’A.A.T.O. Valle del Chiampo una Commissione speciale di Studio
Smaltimento dei fanghi di depurazione: un altro passo in avanti.

Una nuova tecnologia ambientalmente sostenibile e alternativa alle discariche, potrà avere un contributo pubblico di 20 milioni di euro.
La sostenibilità ambientale delle attività economiche del Distretto Vicentino della Concia: questo l’obiettivo (condiviso dai soggetti pubblici e privati coinvolti) sul quale si è impegnata l’AATO Valle del Chiampo nell’assemblea di ieri (26.01.2011) indetta dal Presidente e Sindaco di Arzignano dottor Giorgio Gentilin. E questa sostenibilità va ricercata senza indugi, ad iniziare da una soluzione ottimale per lo smaltimento dei fanghi che sia alternativa al loro conferimento in discarica.
L’AATO vi sta lavorando sin dal 2008, sulla base delle indicazioni ministeriali e come prospettato dall’Accordo di Programma. Ora, dopo una prima valutazione preliminare, a partire dal giugno dello scorso anno, ha ritenuto di riprendere il percorso diretto alla verifica della possibile introduzione di nuove tecnologie altamente specializzate nei processi di smaltimento dei fanghi da depurazione prodotti soprattutto dalle oltre 200 concerie della zona.
Ieri pomeriggio l’Assemblea dei Sindaci dell’AATO Valle del Chiampo ha nominato i componenti della Commissione tecnica che dovrà produrre, a conclusione di questa ulteriore fase di studio, gli elementi utili alla migliore decisione sul problema del trattamento dei fanghi che dia concretezza, anche su questo tema, all’Accordo integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino del Fratta–Gorzone (sottoscritto il 05/12/2005) là dove si prevede che la salvaguardia delle risorse del serbatoio acquifero dell’alto Gorzone sia raggiungibile anche attraverso lo smaltimento dei fanghi con modalità alternative all’utilizzo di discariche, vale a dire con sistemi che minimizzino il ricorso alle discariche, che ne prevedano la bonifica e che attuino azioni di sperimentazione, compresa la realizzazione di iniziative tecnologiche ed impianti pilota.
Un dato su tutti: Arzignano conta attualmente sul proprio territorio 9 discariche, di cui 8 con ricettività esaurita e una in esercizio, dove sono smaltiti i fanghi derivanti dalla depurazione dei reflui conciari. In base all’attuale andamento produttivo è previsto l’esaurimento della capacità dell’ultima discarica in esercizio nell’arco temporale di 3/4 anni circa. Per cui è giocoforza pensare e realizzare nuovi interventi.

Del resto tutti i sottoscrittori dell’Accordo di Programma (soggetti pubblici e privati tra cui Ministero dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, la Regione del Veneto, le Province ed i Comuni nonché gli industriali) considerano essenziale addivenire a metodi di smaltimento dei fanghi che vadano oltre la vecchia strada delle discariche, impegnandosi a sostenere in ogni modo gli investimenti che aprano nuove prospettive.
La Commissione nominata ieri pomeriggio è formata da 15 componenti, tra cui docenti dell’Università esperti nella materia del trattamento dei reflui e manager delle società di gestione, ai quali ultimi è demandata principalmente la valutazione della fattibilità impiantistica e della sostenibilità economica delle soluzioni proposte. Della Commissione, inoltre, fanno parte anche i rappresentanti degli enti cui sono attribuite competenze in materia di sorveglianza ambientale, quali ARPAV, Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, oltre che dell’AATO Valle del Chiampo.
Un compito quindi arduo ma decisivo attende questa Commissione: l’individuazione di una tecnologia per il trattamento dei fanghi di depurazione ambientalmente sostenibile e che salvaguardi la salute dei cittadini, oltre che praticabile da un punto di vista impiantistico ed economico così da poter  seguire la fase progettuale con sottoscrizione di un ulteriore apposito accordo col Ministero dell’Ambiente per la sua realizzazione.
Detto intervento beneficerebbe di un contributo pubblico per la sua progettazione e realizzazione (già previsto nell’accordo integrativo sottoscritto nel 2005) di oltre € 20.000.000.

Alessia Bevilacqua
Sindaco con gestione diretta di Edilizia, Urbanistica, Industria, Grandi Opere e Bilancio
Città di Arzignano
Comunicazione Istituzionale

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