Animes 2014
25 marzo – 12 aprile
Biblioteca Civica
Mitologie quotidiane
Mostra personale di
Andrea Meneghetti
L’Assessorato alla Cultura e Politiche giovanili di Arzignano presenta, in collaborazione con MV Eventi, la mostra “Mitologie quotidiane”, personale dell’artista Andrea Meneghetti. Gli oltre 20 lavori dell’artista bassanese percorreranno la sensibilità marcata di una personalità indagatrice dei simboli della nostra società e artefice di una pittura essenziale, dalla spiccata forza di comunicazione. “Una mostra che anticipa la seconda edizione di Animes” spiega il curatore della mostra Matteo Vanzan “che dal 1 maggio al 1 giugno invaderà la città di Arzignano con oltre 300 artisti e 50 eventi per un festival che ha collezionato, nella sua prima edizione, oltre 4000 presenze”. In una comunità umana senza più confini territoriali, in un quotidiano velocizzato dai consumi, Andrea Meneghetti riesce a rifondare con naturalezza i codici della memoria collettiva nel rispetto dei valori permanenti. La sua arte estrae dall’onda lunga del tempo i frammenti di quegli archetipi che ci riallacciano alle nostre fondamentali radici psichiche e biologiche, mescolando e sovrapponendo i segni di una moderna tecnologia alla sacralità e alla bellezza di icone antiche, arricchite da una leggera ironia che le rende nuove. Meneghetti procede per semplificazione, rimuove dalla sua pittura tutto quello che ostacola il sentimento dell’infinito lasciando emergere immagini fluttuanti, che non sono identificate precisamente, proprio perché esse sono come delle “sentinelle”, hanno cioè il compito di attirare il meccanismo di immaginazione di chi le guarda e fare così da ponte verso quell’archeologia del profondo che allude e condensa nello stesso istante presente, passato e futuro. L’artista realizza i suoi lavori in una gamma cromatica ridotta all’essenziale. Le sue sono composizioni di smalti e inchiostri stesi in campiture omogenee come fossero delle membrane sottilissime che si appoggiano l’una all’altra creando quella giusta stratificazione ritmica che dà vita a una spazialità serrata, intima e compatta.
L’arte di Meneghetti dunque trasmette i segnali di un universo che non va in un unico verso, lasciando che sia chi le osserva a raccoglierne le tracce e ricomporne i tasselli che risuonano nel più alto ordine personale interiore. (Martina Gecchelin).