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Petizione: riconoscimento sindrome fibromialgica

Nel Comune di Arzignano (VI) è possibile firmare la petizione popolare per il riconoscimento della sindrome fibromialgica e di cfs/me (encefalomielite mialgica) promossa dall’associazione nazionale A.n.fi.s.c onlus e porre fine ai disagi a danno di pazienti e familiari.

   

Nel Comune di Arzignano (VI) è possibile firmare la petizione popolare per il riconoscimento della sindrome fibromialgica e della cfs/me (encefalomielite mialgica) promossa dall’associazione nazionale A.n.fi.s.c onlus.

           

La fibromialgia viene classificata come sindrome dolorosa cronica, caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso, da astenia (stanchezza), spesso da disturbi del sonno e dalla presenza di punti elettivi di dolorabilità chiamati “tender points”.

L’encefalomielite mialgica, o sindrome da fatica cronica, è una patologia cronica che si manifesta con sintomi di spossatezza costante, febbre e la presenza contemporanea di 4 o più dei seguenti sintomi: memoria o concentrazione compromesse, mal di gola, linfonodi cervicali o ascellari tesi, dolore muscolare, dolore a diverse articolazioni, mal di testa, sonno non ristoratore o malessere post-sforzo.

Ciò che accomuna i soggetti affetti da queste patologie è una pesante riduzione della loro capacità di vita lavorativa, sociale e di relazione a causa delle conseguenze gravemente invalidanti dei sintomi di tali malattie (dolori muscolo scheletrici, stanchezza, emicrania, febbre, difficoltà digestive, problemi di concentrazione e di equilibrio, stress).

Recenti studi sulla popolazione sana documentano una prevalenza compresa tra il 2 e il 4% (con valori notevolmente più elevati se si scorporano i dati per la sola popolazione femminile che arrivano all’ 8-10% circa), percentuali che appaiono verosimilmente sottostimate vista la difficoltà delle diagnosi per le quali non esistono, al momento, esami specifici.

Lo Stato attualmente non riconosce tali patologie, causando così delle condizioni di oggettivo disagio a danno di pazienti e familiari: basti pensare al “nomadismo diagnostico” a cui tali soggetti sono condannati, alla mancanza di centri di riferimento per il monitoraggio del loro stato fisico fino all’esclusione della possibilità di vedersi rimborsate le spese sostenute per curarsi. In altre Regioni sono stati approvati dei provvedimenti che riconoscono una parziale esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria.

Con la petizione che termenirà a Maggio 2015 si chiede alla Regione Veneto di assumere tutte le iniziative necessarie, anche di carattere normativo con una percentuale di invalidità in base alla gravità della patologie, per prevedere il riconoscimento di queste patologie e per la parziale esenzione dal pagamento dei ticket e dei farmaci eventualmente prescritti per la loro cura.

Per maggiori informazioni sulla malattia e sull’associazione visitate il sito: www.anfisc.it

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