Città di Arzignano
SPIRITO ARMONICO – 3^ Edizione
L’anima musicale del mondo
Spirito Armonico è la rassegna musicale invernale del Comune di Arzignano.
Nel periodo Natalizio, andiamo alla scoperta della spiritualità dei popoli del mondo attraverso la loro musica: un’armonia dell’anima che ci spinge alla riflessione, fuori dagli stereotipi e dai luoghi comuni.
Sabato 3 Dicembre – ore 21:00
Biblioteca Giulio Bedeschi – Vicolo Marconi, 6
ARSLAM/CAMARDI – Armenia, parole e musica
con Antonia Arslan (voce narrante) e Maurizio Camardi (sassofoni, duduk)
Antonia Arslan. Scrittrice e saggista italiana di origine armena. Attraverso l’opera del grande poeta armeno Daniel Varujan, del quale ha tradotto le raccolteII canto del pane e Mari di grano, ha dato voce alla sua identità armena. Ha curato un libretto divulgativo sul genocidio armeno (Metz Yeghèrn, Il genocidio degli Armeni di Claude Mutafian) e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni). Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, La masseria delle allodole (Rizzoli), che ha vinto il Premio Stresa di narrativa e il Premio Campiello e il 23 marzo 2007 è uscito nelle sale il film tratto dall’omonimo romanzo e diretto dai fratelli Taviani. La strada di Smirne (Rizzoli) è del 2009. Nel 2010, dopo una drammatica esperienza di malattia e coma, scrive Ishtar 2. Cronache dal mio risveglio (Rizzoli). Nel 2010 esce per Piemme Il cortile dei girasoli parlanti. Il libro di Mush, sulla strage degli armeni di quella valle avvenuta nel 1915, è pubblicato da Skira nel 2012.
Maurizio Camardi. Suona vari sassofoni e flauti etnici. E’ un esponente del jazz veneto da una ventina d’anni e si occupa anche della direzione artistica di importanti rassegne. In questi anni ha avuto modo di collaborare, in ambito jazzistico, con Paolo Fresu, Stefano Battaglia, Enrico Rava, Claudio Fasoli, Patrizio Fariselli, Paolino Dalla Porta mentre nel campo della musica d’autore si è esibito con Ricky Gianco e Gualtiero Bertelli e inoltre con il rimpianto bluesman Cooper Terry Dal 2000 si occupa di musiche per teatro, collaborando con vari autori tra i quali Massimo Carlotto, Carlo Lucarelli, Gian Antonio Stella, Stefano Tassinari e con gli attori Ivano Marescotti, Ottavia Piccolo, Moni Ovadia, Bebo Storti, Lella Costa, Pamela Villoresi, Alessandro Haber. Ha al suo attivo otto CD a proprio nome – “In alto mare” (Caligola Records), “…nostra patria è il mondo intero” (Il Manifesto), “La frontiera scomparsa” (Il Manifesto), “Impronte” (Il Manifesto-Caligola Records), “Energie Positive” (Blue Serge), “Cristiani di Allah” (Blue Serge), Mare Chiuso (Blue Serge) e “Radiomondo” (Blue Serge) – e numerose altre collaborazioni discografiche.
Giovedì 8 Dicembre – Workshop: ore 15:00 – Performance: ore 21:00
Chiesetta di San Bartolomeo – Via S. Bortolo
99 PASSI AD EST con Selcuk Gurez e Giovanni di Cicco, entrambi membri effettivi del “Galata Mevlevi Ensemble”, i dervisci rotanti di Istanbul.
Breve omaggio alla poesia di Jalalludin Rumi, fondatore della Confraternita Sufi dei Dervisci Mevlevi (Dervisci rotanti). Durante la tipica danza il semazen (danzatore), nella continuità della rotazione, recita alcune poesie mistiche composte da Rumi (1207-1273).
Selcuk Gurez accompagna la performance suonando il Ney e il Bendir. Nella parte finale anche il pubblico è invitato a prendere parte alla danza. Il pubblico entra mentre musica e danza sono già in atto. Quando tutti gli spettatori sono sistemati lunga pausa nella musica. Nel silenzio il derviscio apre le braccia continuando a ruotare al centro dello spazio il pubblico idealmente viene sistemato a semicerchio. A partire da questo momento poesie e musica si alternano e a volte si accompagnano, la danza non viene mai interrotta. Il finale è un invito al pubblico a partecipare attivamente alla performance.
Giovanni Di Cicco è coreografo Presso la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova per DEOS gli spettacoli: Pulcinella, Un tango per Violetta, Frammenti sotto un affresco, Tempesta, Sottosopra, MenodrammaDry, M_MicrocosmoMozart, Scrittura per un corpo indefinito, Relâche, Blaubart Blue, Iris, Metamorfosi. Nel 2007 fonda la Compagnia DERGAH DANZA TEATRO in residenza coreografica al Teatro dell’Archivolto di Genova, curando più di una decina di creazioni coreografiche, e instaurando una collaborazione pluriennale con l’Ikonoklaste festival di Wuppertal. Viene invitato dalla Compagnia Dansa Contemporanea de Cuba in qualità di Guest Choreographer. Lavora con la Compagnia Arbalete di Genova dal 1983; dal 1987 al 2006 ne cura, insieme a Claudia Monti, la direzione artistica e firma oltre trenta coreografie.Nel 1988/89 è ospite della Folkwang Hochschule di Essen (diretta da Pina Bausch), dove corografa, per alcuni allievi, “Occasione per uno schizzo”. Da vent’anni è membro del Galata Mevlevi Music and Sema Ensemble di Istanbul. Come danzatore lavora per le compagnie: Astrakan di Daniel Larrieu (Parigi), Sosta Palmizi (Torino), Luisa Casiraghi (Milano), Susanna Beltrami (Milano), Compagnia Virgilio Sieni (Firenze), Company Blu (Firenze), Sutki (Torino), Plan K (Bruxelles), Axas Dance Company (Winterthur), Postretroguardia di Paco Decina (Parigi), Teatro dell’Archivolto (Genova), Catherine Diverres (Rennes).
Giovedi 15 Dicembre – ore 21:00
Chiesa di Restena
RACCONTI DI BANDONEON fra sacro e profano – Carlo Maver (bandoneon solo e flauti)
Carlo Maver al bandoneon e al flauto traverso proporrà una serie di brani originali e rivisitazioni di compositori noti effettuando un viaggio alla ricerca dell’incontro fra i suoi strumenti e le sue esperienze di viaggio.Incontri fra il sacro e il profano, fra il corpo e lospirito.
Brani di Carlo Maver,Carlos Gardel,Astor Piazzolla, Dino Saluzzi.
Carlo Maver: flautista, bandoneonista, compositore, ma soprattutto un viaggiatore solitario, un uomo che da solo ha attraversato terre esotiche, in particolare terre mediorientali come: Kurdistan, Mali,Uzbekistan, Albania, Afganistan viaggi che inevitabilmente hanno condizionato la vita e ovviamente anche la musica di questo artista. Maver è un musicista che parte sempre dalla melodia per poi sviluppare attorno ad essa tutto il suo discorso musicale sempre lirico e impregnato di Tango e sonorita’ mediterranee.
Martedi 20 Dicembre – ore 21:00
Chiesa di San Giovanni Battista – Villaggio Giardino
Cinque splendide voci a cappella, uniche, versatile, autentiche. Un sound che seppure appartenente ad un quintetto ricorda un coro gospel, potente e raffinato con qualità vocali uniche.
Il repertorio delle Black Voices è molto eclettico ed il loro programma include un mix di gospel tradizionali e brani con differenti stili L’attuale repertorio delle Black Voices continua a riflettere le vite di un’intera comunità nera internazionale.
Anche se la musica delle Black Voices deriva dall’esperienza nera, ha una diretta rilevanza per le comunità e gli eventi in altre parti del mondo che soffrono le ingiustizie e la “pulizia etnica” così come è avvenuto in Europa ed in Africa. Le Black Voices offrono un repertorio che comprende spirituals, canzoni della resistenza e musica folk contemporanea composta dallo stesso gruppo. Le Black Voices sono onorate di essere state invitato ad esibirsi davanti ai membri della famiglia reale britannica sia nel Regno Unito che all’estero. Nel 1998, l’ensemble si è esibita in un concerto all’aperto per Papa Giovanni Paolo II a Loreto in Italia, e nel 1996 davanti l’ex presidente Nelson Mandela al Two Nations COncert, Royal Albert Hall. Viaggiando per il mondo con il loro suono distintivo, armonie e sorprendente presenza scenica, hanno anche suonato con i giganti del settore musicale, tra cui Nina Simone, Miriam Makeba, Ray Charles, Hugh Masekela, e Take 6.