Finalmente iniziano ad Arzignano i corsi di Lingua Veneta nelle scuole grazie ad un progetto fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale e realizzato in collaborazione con l’Academia de la Bona Creansa, ente privato che cura lo studio, la ricerca, la divulgazione, la formazione e la didattica della lingua veneta e del patrimonio culturale veneto.
Ad annunciarlo è il consigliere Alessio Tonin di Siamo Veneto, che assieme all’assessore al Bilancio, Riccardo Masiero, si è fatto promotore dell’iniziativa.
“Dopo l’annuncio ed una prima fase organizzativa i corsi sono pronti a partire” dice Tonin. “Dal 3 dicembre alla fine di gennaio quasi 200 alunni della Scuola Motterle di Arzignano seguiranno un corso di un’ora settimanale per un totale di 7 lezioni. Ritengo questo un grande successo per la comunità di Arzignano, che offre ai più piccoli l’opportunità di conoscere in modo semplice ma allo stesso tempo professionale, le radici e il valore della nostra lingua”.
"Si tratta senza dubbio di un arricchimento culturale per i nostri alunni" -aggiunge il sindaco Giorgio Gentilin. "Sono orgoglioso che nelle nostre scuole vi sia finalmente spazio per la Lingua Veneta e per la grande storia e tradizione veneta"
Si tratta di un percorso didattico inizialmente pensato per due classi e 40 studenti ma che, vista la tenuta scientifica di questa proposta, si è sviluppato in 7 lezioni di un’ora ciascuna con il coinvolgimento di 7 classi e quasi 200 studenti. Le lezioni si terranno con cadenza settimanale fino al 28 gennaio e le classi verranno riunite due a due per un totale di 8 classi.
“E’ un modo per dare il giusto valore al nostro immenso patrimonio storico e culturale” aggiunge Alessandro Mocellin, docente e presidente dell’Academia de la Bona Creansa. “Partiremo con una piccola introduzione storica, perché ai Veneti manca spesso la nozione di ‘cosa’ siano e quali siano le loro origini. Seguiranno poi lezioni che riguardano l’aspetto linguistico, la diffusione della lingua nel mondo, i suoni universali della lingua veneta e a molto altro. Saranno lezioni semplici, fatte con modernità e un piglio giovanile che premia l’interesse degli studenti, ma nello stesso tempo scientificamente fondate, sia nell’analisi del materiale, sia nell’approfondimento. Durante il corso –conclude Mocellin- parlerò in lingua italiana con dizione standard. Un uso dell’ottimo italiano affinché il Veneto sia ottimo come materia di studio. Lo stesso avverrà con i riferimenti alle altre lingue come l’inglese, il francese o lo spagnolo”.