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ROCCA DI CASTELLO: agibilità per la primavera 2020

Alessia Bevilacqua, sindaco: “Importante passaggio che dimostra la nostra attenzione per riportare il Castello agli antichi splendori. Un ringraziamento all’unità pastorale di Arzignano per la preziosa disponibilità.
Marcigaglia, Ass. Turismo: “Il castello, quando sarà agibile potrà divenire il centro dal quale far nascere un’importante valorizzazione turistica della città.”
Masiero, Ass. Patrimonio: “Massimo impegno degli uffici per dare risposte ad una pratica sospesa da oltre vent’anni”.

In data 07 agosto 2019 e’ pervenuta agli uffici comunali la documentazione tecnica inerente la Rocca di Castello al fine della successiva definizione dell’agibilità.

In attesa dei Beni Ambientali per il parere monumentale e paesaggistico si prevede l’agibilità e il relativo utilizzo della Rocca entro la primavera 2020.

Con l’occasione, si ricorda che la Rocca di Castello è di proprietà della Parrocchia, e si ringrazia l’unità pastorale di Arzignano per la preziosa disponibilità e collaborazione.


Foto: Bruno Xotta


IL CASTELLO DI ARZIGNANO

fonte Wikipedia

Tra il X e l’XI secolo il territorio di Arzignano era controllato dai signori feudali: il territorio vicentino era conteso tra i due poteri allora predominanti, il conte e il vescovo, che erano spesso in lotta tra loro. Ad Arzignano ebbero la meglio i conti che, sul colle di San Matteo, fecero costruire un castello, del quale oggi non rimane alcuna testimonianza archeologica. In questo periodo Arzignano, come tutto il territorio circostante, venne attaccato in più occasioni da bande armate che giungevano dall’Europa dell’Est e che venivano comunemente denominate Ungari.
l primo castello quindi, probabilmente quello in cui si insediarono i discendenti dei Maltraversi, sorse sul colle di San Matteo col preciso intento di proteggere la valle.

L’attuale castello, invece, venne edificato successivamente, per difendere la Pieve di Santa Maria, che nel frattempo era diventata la chiesa madre di tutta la zona circostante.

Sull’antica struttura del castello non si hanno molti documenti. 
L’unico che più di ogni altro ci viene in aiuto per effettuare una descrizione del vecchio borgo, è il Dissegno della Rocca et Castello d’Arzignano del perito Girolamo Roccatagliata del 1618, conservato nella Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza. 
In esso osserviamo: 
una cinta muraria, non del tutto integra, provvista di 14 torri; un mastio, che è la torre più alta ed è racchiuso dalla Rocca, una fortificazione costruita in un luogo elevato e scosceso, collegata al resto del castello da una porta; due porte, la Cisalpina a sinistra e la Calavena a destra. 
il borgo, composto da: alcune abitazioni raggruppate nei pressi delle quali si svolgeva la convicinia, riunione dei capi famiglia che prendevano decisioni importanti per la comunità; la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria, con il suo campanile; gli edifici destinati alla comunità; le terre coltivabili, che appartenevano a vari proprietari, tra cui: Zanberto della Negra, Gio’ (Giovanni) Zampiva, il nobile Camillo di Ferrari Cancelliero, Francesco Rudello, Giacomo, Girolamo Balsemini, Pietro Cavina e Marco Duro.
Oggi il complesso monumentale di Arzignano ripropone la struttura delineata del dissegno, infatti è composto da: cinta muraria, borgo, Rocca.

…. scopri tutta la storia del Castello di Arzignano: 

https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Arzignano

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