La Giunta Comunale di Arzignano ha dato il via libera ad una delibera con la quale viene incaricato un legale per la costituzione di parte civile nel procedimento penale promosso a carico dei responsabili Miteni Spa ed altri per l’inquinamento da Pfas e danno ambientale.
Costituirsi parte civile permette di poter chiedere il risarcimento dei danni direttamente nel processo penale.
Ricordiamo che con delibera del Consiglio dei Ministri del 21marzo 2018 è stata disposta la Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (Pfas) delle falde acquifere nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova.
Il 7 gennaio 2019 la Procura di Vicenza ha chiuso le indagini preliminari del primo filone di inchiesta sull’inquinamento da PFAS, quella oggetto del procedimento penale n. 1943/16 RGNR, con il rinvio a giudizio di tredici indagati per avvelenamento delle acque e disastro innominato. Un secondo filone di inchiesta aperto dalla Procura di Vicenza, a carico della stessa società, dovrebbe riguardare l’ipotesi di disastro ambientale, ma per esso le indagini preliminari sono ancora in corso.
La Giunta Comunale ha ritenuto che sussistano valide motivazioni perché il Comune di Arzignano si costituisca parte civile nei procedimenti penale n. 1943/16 RGNR e n. 4894/2019 RGNR e n. 5908/2019 R.G.promossi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza a carico degli odierni indagati, quali risultanti dall’avviso di cui all’art. 415 bisc.p.p. del 7.1.2019 per l’inquinamento da PFAS e danno ambientale.
L’incarico è stato conferito all’avv. Marco Tonellotto, dello studio Legale Associato Merlin & Tonellotto di Monteviale (Vi) avvocato penalista specializzato in diritto ambientale, del foro di Vicenza già incaricato di un’azione legale nei confronti dei responsabili per danni derivanti da contaminazioni emergenti di PFOA, PFOS e PFAS, dal Consiglio diBacino "Valle del Chiampo" dí cui il Comune di Arzignano fa parte in qualità di ente capofila e dalla società a totale partecipazione pubblica"Acque del Chiampo SpA", di cui il Comune è socio di maggioranza che, in qualità di soggetto gestore del ciclo integrato delle acque, ha subito un’indiscutibile danno patrimoniale.