Anche quest’anno Arzignano ricorda i quattro lavoratori delle Officine Pellizzari che furono uccisi la sera del 30 marzo 1944: Luigi Cocco, Umberto Carlotto, Cesare Erminelli e Aldo Marzotto. Furono assassinati dai nazisti con un colpo alla nuca nel Castello della Villa (primo Castello a Montecchio Maggiore) perché si opposero al trasferimento delle maestranze dell’azienda in Germania.
Quest’anno vi sarà una commemorazione in forma ristretta (non aperta al pubblico) a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia Covid-19. Assieme all’Amministrazione Comunale di Montecchio, l’Amministrazione di Arzignano ricorderà in due diversi momenti il tragico evento.
Sabato 27 marzo sarà reso omaggio davanti alla lapide affissa sulle mura del Castello della Villa a Montecchio, dove furono sommariamente fucilati, e al monumento ai Caduti che si trova al parco dei Marinai ad Arzignano
Una seconda commemorazione si terrà martedì 30 marzo nel piazzale della Marelli Motori, ex Pellizzari, dove vi è un piccolo monumento che riporta non solo i nomi dei 4 martiri ma anche dei dipendenti delle Officine Pellizzari morti durante la Resistenza (Giuseppe Rampazzo, Giovanni Salvato, Giovanni Ferin, Eucaristo Marchetto "Ruggero", Giovanni Moretto, Antonio Pana "Libero" e Giuseppe Piacentini "Mora".
Ricordiamo che, nel Castello di Montecchio vi è una lapide posta nel 1946, che così rende onere ai lavoratori uccisi dai nazisti:
“Ricordiamo nel marmo
i nomi degli operai delle
officine Pellizzari
che il 30 marzo1944/furono qui trucidati
Carlotto Umberto
Cocco Luigi
Erminelli Cesare/Marzotto Aldo
O tu che leggi: questi martiri
con il sangue innocente hanno/costruito la tua libertà”
Nel cortile della Marelli Motori un piccolo monumento ,costruito nel 1976,riporta i nomi dei Quattro Martiri, di Giuseppe Rampazzo, di Giovanni Salvato e di altri 5 dipendenti della Pellizzari caduti nella Resistenza: Giovanni Ferin,classe 1920; Eucaristo Marchetto”Ruggero”, classe 1922; Giovanni Moretto, classe 1924; Antonio Pana”Libero”,classe 1925; Giuseppe Piacentini “Mora”, classe 1924.
Sono 11 lavoratori della Pellizzari caduti per difendere il posto di lavoro, le loro famiglie e per conquistare la libertà, la pace, la democrazia, la giustizia.
Dobbiamo ricordarli sempre e preservare con il nostro impegno civile le loro conquiste : la società democratica, la Repubblica, la Costituzione.