In una recente lettera inviata alla Regione Veneto, l’amministrazione di Arzignano è tornata a chiedere nuovamente l’inclusione nel Piano di Sorveglianza sanitaria sulla popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche.
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Vista la risposta della Regione Veneto all’interrogazione n° 95 del 18.05.2021, approvata con la Deliberazione di Giunta Regionale n° 225 del 29.11.2021, nella quale si rappresenta in particolare che, secondo un recente studio, sussiste una correlazione tra Covid-19 e pregressa esposizione alla contaminazione da PFAS, rilevando un eccesso di mortalità per Covid-19 proprio nell’Area Arancione
E considerato
– che il territorio del Comune di Arzignano è ubicato, seppure per una piccola porzione, in “zona arancione” ed è comunque situato in un ambito particolarmente interessato dalle contaminazioni in oggetto, sia perché confina direttamente con comuni “caldi” come Trissino, Montorso e Chiampo, sia per le numerose attività di concia delle pelli presenti che, nel loro ciclo produttivo, fanno uso di perfluorati alchilici;
– che la verifica analitica della qualità delle acque sotterranee di alcuni pozzi piezometrici situati ad Arzignano, condotta da ARPAV, di alcuni stabilimenti produttivi hanno evidenziato la presenza di valori elevati di sostanze perfluoroalchiliche (in particolare PFOS);
Ritenuto opportuno, al fine di proteggere con tutti i mezzi la salute della popolazione, insistere ancora una volta sull’urgente necessità di includere la popolazione di Arzignano nel Piano di sorveglianza sanitaria nonché quella almeno di tutti i comuni compresi nella cosiddetta “area arancione”
Abbiamo sollecitato la Regione di valutare ulteriormente l’opportunità di includere la popolazione di Arzignano nel Piano di sorveglianza sanitaria, nonché quella almeno di tutti i comuni compresi nella cosiddetta “area arancione”.