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INTITOLAZIONE SCUOLA PRIMARIA A SANTA BAKHITA

L’assessore all’Istruzione Valeria Dal Lago: “Giornata speciale domenica 13 novembre per celebrare i 130 anni della presenza delle Madri Canossiane ad Arzignano. La scuola primaria paritaria di via dei Cappuccini sarà intitolata a Santa Bakhita, la cui storia ci ricorda l’importanza dei valori dell’uguaglianza, del rispetto e delle pari opportunità””

PROGRAMMA:
DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022
Ore 10.30:
Santa Messa presso il duomo di Ognissanti con la presenza delle Madri Canossiane. Nel corso della celebrazione saranno ricordati 1 130 anni di presenza canossiana ad Arzignano e la figura di Santa Bakhita.
Ore 12.15
Ritrovo nel piazzale antistante l’Istituto e scoprimento della targa di intitolazione della scuola.
Nell’atrio dell’edificio scolastico, scoprimento dei quadri dedicati a Santa Bakhita gentilmente offerti dagli
artisti arzignanesi Silvia Danieli e Valter Zerbato.
Ore 14.30 —17.00
All’interno della struttura, Festa di inizio anno scolastico con Marronata, aperta a tutti.

IL PERCHE’ DI UNA SCELTA
La nostra scuola per 130 anni si è chiamata Istituto Canossiano. L’arrivo delle prime Madri a ad Arzignano risale all’inverno del 1892 e la loro presenza ha segnato la storia della città offrendo un servizio straordinario ed innovativo a vantaggio soprattutto del mondo femminile.
Nella necessità di dare un nuovo nome alla nostra scuola, la scelta è caduta su Giuseppina Bakhita, santa e madre canossiana. Nella sua figura trovano sintesi gli elementi distintivi che caratterizzano la nostra scuola: fedeltà ai principi fondativi dettati da Santa Maddalena di Canossa e capacità evolversi, di dare risposte puntuali alle sfide ed alle esigenze che provengono dalle famiglie e dalla società.
Bakhita è un modello moderno ed attuale. La sua storia personale costellata da soprusi e violenza ci ricorda che i valori di uguaglianza, rispetto, pari opportunità sono purtroppo tuttora lontani dall’essere raggiunti.
Ancora oggi, nel mondo, le donne sono vittime di soprusi e discriminazioni; anche nella nostra società la cronaca quotidiana ci ricorda quanta strada ci sia ancora da fare.
Bakhita ci offre speranza, ci insegna a combattere soprusi e prevaricazioni con la bontà, con la dolcezza, con la fermezza. Dedicare una scuola ad una donna che non ha stabilito primati, non ha scritto libri, non ha svolto professioni brillanti ma che ha risposto al male col bene mettendosi umilmente al servizio del prossimo è pertanto una scelta coraggiosa di cui andiamo orgogliosi e che, grazie alla sua protezione, ci fa guardare al futuro con fiducia ed ottimismo.

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