Dopo un iter iniziato nel maggio 2022, giunge al termine un’importante opera di Restauro Conservativo e Riqualificazione dei locali dello storico Caffè Nazionale (Bar, Pasticceria, Bistrot).
Nei mesi successivi si procederà con la conclusione della Fase 2 “Nuovo Ristorante Gourmet” ubicato nel cortile riservato sul retro.
Il sindaco Alessia Bevilacqua e l’assessore Enrico Marcigaglia, ideatore della riqualificazione:
“La riapertura del Caffè Nazionale rappresenta molto più di un semplice restauro: è la testimonianza concreta del nostro impegno per far rinascere i luoghi simbolo di Arzignano.
Quando nel maggio 2022 abbiamo avviato questo ambizioso progetto, la nostra visione era chiara: riportare in vita non solo un edificio storico, ma un autentico punto di riferimento per la nostra comunità.
Con un investimento privato ad oggi di 1,6 milioni di euro, abbiamo perseguito l’eccellenza in ogni dettaglio, dal restauro conservativo alla selezione dei gestori.
Il nuovo Caffè Bistrot Nazionale, con i suoi spazi rinnovati e il futuro Ristorante gourmet, incarna perfettamente la nostra idea di città: un luogo che sa coniugare tradizione e innovazione, radici locali e respiro internazionale.
Questo progetto dimostra come la sinergia tra amministrazione pubblica e imprenditoria privata possa generare risultati straordinari. Abbiamo voluto fortemente che questo spazio tornasse a essere un luogo di incontro, di cultura e di eccellenza gastronomica, aperto dalle 7 del mattino fino a mezzanotte, sette giorni su sette, per tutti i cittadini.
La riapertura del Caffè Nazionale non è un punto di arrivo, ma di partenza.
Con la seconda fase del progetto e l’apertura del ristorante gourmet, Arzignano si arricchirà ulteriormente di un’offerta di altissima qualità, confermando la sua vocazione di città dinamica e attrattiva. Questo è il modo in cui intendiamo amministrare: con determinazione, visione e amore per la nostra città.
______________________________________________
FASE 1: CAFFE’ e BISTROT posizionati sul fronte Piazza Libertà (apertura 30/10/2024)
mq 160 dedicati al pubblico (cioè sale di consumazione al piano terra e primo piano + servizi)
mq 340 di aree esterne dedicate al pubblico (portico + plateatico in piazza)
mq 80 di aree dedicate allo staff (depositi, bagni, spogliatoi, uffici, locale tecnico)
mq 50 di aree cucina e area lavaggi
mq 40 di cantina interrata
FASE 2: FUTURO RISTORANTE GOURMET posizionato sul cortile nel retro (lavori in corso)
mq 50 di area dedicata al pubblico (cioè sala di consumazione + servizi)
mq 100 di aree esterne dedicate al pubblico
mq 70 di area cucina e area lavaggi: 71mq
mq 50 cantina interrata
______________________________________________
DESCRIZIONE ATTIVITA’ SVOLTE
CAFFE’ BISTROT NAZIONALE
Il Caffè Nazionale nasce dalla volontà di creare un luogo accogliente e confortevole ed allo stesso tempo vibrante e cosmopolita che sia punto di riferimento di bellezza e qualità per tutto il giorno, tutti i giorni.
La missione rimane quella di offrire il meglio, sempre: dalla colazione ad un break di metà mattina, dalla pausa pranzo ad uno spuntino pomeridiano, dall’aperitivo alla cena per finire con il dopo cena.
Materie prime di qualità, prodotti ricercati che strizzano l’occhio al territorio senza disdegnare ricercatezze dal resto del mondo, per abbracciare culture e sapori internazionali; una carta vini sincera ed accessibile attenta al mondo del naturale e ai produttori locali. Cocktail ed aperitivi classici affiancati da sperimentazioni per un momento di divertimento e relax a fine giornata.
A completare il tutto un servizio attento ma informale che vi farà sentire come a casa.
FUTURO RISTORANTE GOURMET – fase 2 in corso
I lavori proseguiranno immediatamente con il secondo stralcio di cantiere, che interesserà gli ambienti sul retro e la corte interna. Il ristorante gastronomico rappresenta la continua evoluzione dell’idea di cucina, un luogo dove innovazione e sperimentazione fanno risaltare al meglio le eccellenze del nostro territorio. Un viaggio dei diversi continenti con uno scambio continuo di profumi e sapori che ci riportano alla mente ricordi lontani. Attraverso la fusione di tecniche, abbinamenti, ingegno e creatività l’obiettivo è quello di esprimere una ristorazione libera, sorprendente e stimolante, per far vivere all’ospite un’esperienza inattesa.
______________________________________________
LA SOCIETA’ PROMOTRICE MAM SRL è composta da 3 soci
Marco Mettifogo
Collezionista e visionario. Sempre alla ricerca di innovazione e di implementazione per il territorio, ama in modo viscerale Arzignano e il buon cibo.
Andrea Poli – chef
Concepisce e traina il Gustificio di Carmignano di Brenta. Fa dei lievitati da paura e dei video virali. Frigge senza pietà.
Marcello Galiotto – Architetto
Fonda AMAA con Alessandra Rampazzo nel 2010 a Venezia, nel 2016 ad Arzignano, e nel 2024 a New York dopo aver vissuto a Tokyo. Espone alla XVII Biennale di Venezia nel 2023. Colleziona e accumula di tutto, vive per l’architettura, per l’arte e per tutto ciò che ha a che fare con il bello.
Tutti e tre i soci amano il cibo, ricercano materie prime locali ed internazionali, sapori, sensazioni e luoghi speciali da riconvertire o riattivare.
Nel Caffè Nazionale queste “visioni” trovano luogo per la massima espressione.
Appassionati del “Bello” credono nel regionalismo veneto come corrente di pensiero da cui partire per raggiungere i luoghi più disparati nel mondo, attraverso un sogno.
Condividono e credono nell’idea di restituire alla piazza di Arzignano un luogo simbolo, laddove vite sono già state vissute in passato e generazioni si sono confrontate a suon di “detti, concetti, leggende e ricordi”. Il ri-dare vita proprio ad un ricordo, e così riattivare quel particolare spazio che si pone ad ultima quinta della lunga Piazza Libertà fa del progetto CAFFÈ NAZIONALE un’azione SUPER-URBANA, SUPER-SOCIALE e VENETAMENTE INTERNAZIONALE.
______________________________________________
IL PROGETTO ARCHITETTONICO
Il progetto di ristrutturazione del Caffè Nazionale nasce dall’esigenza del Comune di Arzignano, di riqualificare i locali dismessi da qualche anno. Nel 2022 è stata pubblicata una gara per la gestione dei due esercizi presenti: caffetteria e ristorazione, aggiudicata alla società MAM Srl.
Il progetto agisce sulla memoria storica dell’edficio, proponendo una stratificazione contemporanea, chiaramente identificabile, nel rispetto dell’importanza storico-culturale che questo luogo riveste per Arzignano.
L’intervento proposto per il Caffè Nazionale vuole tessere un dialogo profondo con la fabbrica ed il suo evolversi nel tempo. Per ragioni funzionali essa ha assunto nei decenni diverse configurazioni: il progetto dell’Architetto Caregaro Negrin si trasforma per necessità in altro per dimensioni e proporzioni dei vani ma anche in termini di trattamenti superficiali e decorativi, come è chiaramente visibile dalle mappe antiche di seguito riportate. La proposta in linea generale vuole garantire la lettura di questa complessità caratterizzata dalle stratigrafie sulle superfici pur riportando la percezione spaziale ai volumi originari, vicini a quanto voluto dal Negrin. Il contenitore –soprattutto nelle sale principali prospicienti il porticato e la piazza, e destinate al pubblico– diviene dunque una “tela spaziale” su cui convergono le fattezze della prima costruzione e le tracce di quanto è successo nel tempo, a testimonianza del vissuto dei luoghi.
Il progetto prevede un ingresso baricentrico rispetto all’edificio che funge da spazio filtro per i locali previsti come caffetteria bistrot: il bancone principale, la cucina e la sala consumazione. Qui un unico bancone immerge il cliente in un’atmosfera dal sapore antico, ma dal carattere contemporaneo. I materiali utilizzati sono stati scelti nell’ottica di valorizzare il manufatto esistente e trasmettere accoglienza e convivialità: a pavimento il mosaico originario conferisce un sapore antico, come le pareti decorate completamente restaurate.
Alla sala principale l’ operazione che si rende necessaria nella ricostruzione delle spazialità sembra essere quella di una nuova quinta, un sipario che con dichiarata discrezione riproponga ciò che fu pensato dal Negrin, assunto quale condizione di partenza. L’ operazione è condotta attraverso la consuetudine della stratificazione di un nuovo momento nella vita del manufatto, ovvero mediante l’utilizzo del linguaggio contemporaneo: i fogli di acciaio inox evidenziano una seconda sovrapposizione creata con gli stessi elementi ma con una sottile foratura in grado di far percepire grazie alle ombreggiature, quasi fosse un trattamento a sottosquadro, le impressioni dei grandi archi che poi si rivelano fisicamente nello spazio della corte interna, riscoperta dopo la totale pulizia dalle interferenze e superfetazioni. L’ apertura ad arco posta centralmente alla sala invece sfonda il diaframma murario e si proietta fino alla corte retrostante mantenendo la medesima connessione tra gli spazi prevista all’origine.
La messa in luce del mosaico che si trovava sotto una pavimentazione recente di gres porcellanato, ha evidenziato due tipologie differenti probabilmente risalenti a epoche diverse; da un lato un mosaico a tinte tenui giallo/beige e ceruleo, dall’altro un mosaico più caratterizzato con colori a contrasto come il rosso, ocra e beige. Si tratta in entrambi i casi di un mosaico in pasta di cemento posato direttamente su malta. Ulteriori approfondimenti sulla metodologia di posa utilizzata hanno evidenziato l’impossibilità di recuperare il materiale a seguito della rimozione: qualsiasi ulteriore tentativo provocherebbe ulteriori danni ad una tale finitura meritevole di essere preservata, non tanto per una qualità intrinseca al materiale, piuttosto quale memoria storica delle soluzioni nel tempo legate alla fabbrica. Le lacune provocate dalle precedenti tracce impiantistiche sono quindi integrate con un massetto in sabbia e cemento e una finitura resinata trasparente.
Il controsoffitto reinterpreta il tema del cassettonato seppur semplificato nelle forme, mantenendo la volontà di riquadrare lo spazio con un elemento iconico degno di un luogo di prestigio quale il Caffè Nazionale in passato. La struttura a cassettoni dalle dimensioni modulari realizzata in legno di okumé assorbe anche requisiti illuminotecnici e acustici divenendo un dispositivo non meramente estetico ma funzionale alla qualità della vita all’interno dello spazio vissuto.
Il progetto nel suo complesso mira a restituire alla piazza e alla cittadinanza un ambiente che possa migliorare la qualità dello stare e del condividere, così come erano un tempo i locali delle piazze delle nostre città di provincia in Italia.
________________
Foto: Simone Bossi