Il gemellaggio tra Arzignano e Samos Karlovasi, nato grazie all’iniziativa dell’assessore Enrico Marcigaglia nel settembre 2022, ha visto in questi ultimi due anni numerosi scambi culturali e visite esplorative. Ma la visita di questi giorni della delegazione di Samos, guidata dal sindaco, ha rafforzato ulteriormente i legami tra le due città e permetterà di generare nuove forme di collaborazione fra le due realtà legate dalla tradizione conciaria.
Vi è stato poi un incontro conviviale con alcuni imprenditori ed una visita della Galleria Beltrame in Municipio assieme alla Pro Loco. Momento importante di questa visita è stato il Consiglio Comunale con la firma del gemellaggio alla presenza del Console Greco in Italia. La delegazione ha poi visitato Venezia e il palazzo della Giunta Regionale.
SAMOS
Samos e le antiche concerie Samos Kalovasi, in Grecia, è stata Capitale della Concia fino al 1912. Il momento d’oro dell’arte conciaria dell’isola corrisponde ad un periodo compreso tra il 1880 e il 1930. All’epoca nella sola municipalità di Karlovasi vi erano cinquanta concerie, che davano lavoro a oltre 300 persone. Ad oggi esiste a Karlovasi un Museo della Concia che permette non solo di conoscere questo mestiere e la sua storia. Le due realtà, Arzignano e Samos Karlovasi, quindi, sono accumunate da un medesimo spirito imprenditoriale volto all’industria della concia, seppur per Arzignano questa vocazione sia quanto mai attuale, mentre per Karlovasi appartenga alla storia dell’isola.
INFO SULL’ISOLA DI SAMOS KARLOVASI
Samo o Samos è un’isola greca dell’Egeo orientale poco lontano dalla costa della Turchia (l’antica Ionia). E’ stata la terra natia di Pitagora, Epicuro ed Aristarco. Alcune costruzioni che si trovano sull’isola (il Pythagoreion e l’Heraion) sono state inserite nel 1992 nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Nell’intera isola, complessivamente si contano circa 33 mila abitanti. Geografia La superficie dell’isola è di 468 km², è lunga 43,4 km e larga 13,2 km. Samo è una delle principali isole dell’Egeo nonché una tra le più fertili e più vicine alla Turchia, dalla quale è separata da uno stretto di circa 1000 m. Il suolo è prevalentemente montuoso e l’isola in lunghezza è percorsa dalla catena montuosa del Kerketeus, la cui cima più alta è il Vigla a 1433 m s.l.m. sul monte Kerkis, un vulcano estinto. Tale catena montuosa è la continuazione di un’altra presente sulla penisola anatolica, il cui punto più estremo è il promontorio di Trogilium, esattamente di fronte a Samo. A Samo sono presenti monti tra i più alti delle isole dell’Egeo. L’isola è particolarmente fertile e in maggior parte è coperta da uliveti e da vigneti. Il vino dell’uva Vathy gode di un’ottima reputazione. Il centro e porto principale è la città di Vathy, comunemente chiamata Samo; altri porti importanti sono Karlovasi e Pythagoreio, mentre altri paesi particolari sono Kokkari, Manolates, Khora e Pagondas. Aeroporto di Samos Sull’isola è presente l’aeroporto internazionale di Samo. Il volo diretto Venezia – Samos ha una durata due 2 ore e 20 minuti e online se si può trovare a prezzi molto convenienti. Clima Il clima dell’isola è tipicamente mediterraneo. Durante i mesi estivi, come la maggior parte delle isole del Dodecaneso, Samo viene spazzata dal meltemi, un vento che riesce in parte a mitigare la calura, soprattutto sulla costa settentrionale. Storia Già abitata in età preistorica da popoli anatolici, intorno all’anno 1000 a.C. fu occupata da gente ionica, guidata da Neleo, principe ateniese. Nei secoli successivi l’isola ebbe un periodo florido grazie ai commerci marittimi e all’abilità dei suoi abitanti nella navigazione, tra i quali si distinse Kolaios che superò nel 640 le Colonne d’Ercole. La massima fortuna dell’isola si ebbe intorno al 540 a.C., in coincidenza con il regno di Policrate, durante il quale l’isola si popolò di artisti, poeti e scienziati. Nel 478 l’isola aderì alla lega delio-attica e nel 439 fu conquistata da Atene. Durante il periodo ellenistico l’isola rimase autonoma e dal 129 a.C. entrò a far parte della provincia romana d’Asia. A Samo nel 580 a.C. nasce Pitagora, da una famiglia benestante che indirizza il figlio verso gli studi. Fin da giovane Pitagora risulta un ragazzo con grandi doti intellettuali, intraprende viaggi che segnarono le sue influenze culturali, in particolare in Egitto e in Babilonia. Tornato a Samo decise di stabilirsi poi definitivamente a Crotone dove fonderà la prima scuola di Filosofia del mondo, conosciuta come la scuola pitagorica. A Samo, nel 341 a.C. nasce Epicuro, filosofo e fondatore della scuola dell’Epicureismo o filosofia del “Giardino”. A Samo, nel 310 a.C. nasce Aristarco, astronomo e fisico noto soprattutto per avere per primo introdotto una teoria astronomica eliocentrica. Nel 531 a.C. alcuni profughi di Samo, sfuggiti alla tirannide di Policrate approdarono presso le coste dell’odierna Pozzuoli e fondarono, con il consenso di Cuma, la città di Dicearchia, cioè del giusto governo. Durante la guerra del Peloponneso, mentre gli spartani assediavano Atene, quest’ultima sfaldò il suo sistema di dominio: tutte le città della Lega delio-attica, con l’eccezione di Samo, defezionarono. Questo portò alla vittoria di Sparta. Agli inizi del XVIII secolo un folto gruppo di famiglie albanesi della Morea (arvaniti), esuli in fuga dai turchi-ottomani, hanno trovato rifugio nell’isola, colonizzando la zona montuosa centrale. Sotto sovranità ottomana, dal 1835 l’isola di Samo ebbe dall’Impero turco una certa autonomia come Principato di Samo. Nel 1912, a seguito dell’esito della Prima guerra balcanica, fu annessa allo Stato Greco. Negli anni 1978-1979, nel nome simile che li accomuna, è avvenuto il gemellaggio tra la cittadina dell’Isola e il piccolo comune calabrese di Samo, fondato nel 492 a.C. da coloni antichi greci provenienti probabilmente dall’isola. Archeologia Gli scavi hanno portato alla luce le mura fornite di torri circolari, due enormi moli risalenti al VI secolo a.C. e una necropoli. Il tempio di Hera è formato da una parte più antica, risalente al IX secolo a.C., realizzata in pietra e mattoni di argilla e una copertura di legno. Dopo un incendio, nel 600 a.C. venne costruita la stoà e 40 anni dopo fu ultimato il cosiddetto grande tempio chiamato “labirinto” per la presenza di numerose colonne. Nel 530 a.C. fu ricostruito da Policrate. Durante la dominazione romana il centro fu impreziosito da numerosi edifici sacri e nel V secolo d.C. venne eretta una basilica cristiana.