Un documento storico è tornato ad Arzignano grazie alla generosità di Luca Balsemin, appassionato di storia locale.
Si tratta di un manifesto originale del 1899 un documento di particolare interesse storico, legato all’attività del Comizio Agrario di Arzignano, istituzione che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento ebbe un ruolo significativo nello sviluppo agricolo locale.
Il Manifesto annuncia una conferenza promossa dal Comizio Agrario di Arzignano, un’organizzazione fondata da agricoltori del territorio con l’obiettivo di migliorare la produttività agricola e diffondere conoscenze tecniche tra i contadini.
Attivo in particolare tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, il Comizio offriva corsi di formazione, sperimentava nuove varietà colturali, distribuiva materiali didattici e promuoveva l’adozione di strumenti innovativi. Tra le sue attività si ricordano anche la creazione di un frutteto sperimentale, la promozione della bachicoltura, la creazione di una biblioteca circolante, interventi per la difesa delle colture dai parassiti e dalle malattie oltre che una vasta attività di incontri e corsi di formazione rivolti ai contadini.
Il manifesto documenta uno di questi momenti di formazione pubblica; una conferenza, tenuta l’8 gennaio 1899 dal prof Marconi, su due temi particolarmente rilevanti per l’agricoltura locale dell’epoca: la coltivazione della barbabietola e le strategie di difesa contro la filossera, un insetto che colpiva duramente i vigneti.
Oggi questo documento, grazie alla donazione, entra a far parte del patrimonio storico della città e sarà conservato presso la Biblioteca Civica di Arzignano, dove resterà a disposizione di studiosi e cittadini interessati alla storia del territorio.
Chi desidera approfondire il contesto e l’attività del Comizio Agrario può consultare il Quaderno di Studi e Ricerche 2024, pubblicato dall’Associazione Clampus.