Pet Therapy per un’armoniosa crescita dei bambini

Quando agli inizi degli anni ottanta cominciò ad essere studiata ed applicata come possibile cura, non erano in molti a darle credito. Sono passati così alcuni decenni. Ed oggi, a distanza di una trentina d’anni, la pet therapy ha trovato piena cittadinanza in campo medico e psicologico, avvalorandosi per la sua struttura metodologica e gli impieghi mirati a specifiche patologie.
E’ un intervento che si basa sull’interazione uomo–animale (la parola Pet sta per animale d’affezione e therapy per terapia, cura): che si tratti di un cane o di un gatto non ha molta importanza. Ha importanza che siano animali naturalmente predisposti a questo tipo di azione, capaci cioè di risvegliare con la propria presenza l’interesse, la curiosità, l’intraprendenza di chi è loro vocino: bambini e anziani. E sono particolarmente utili là dove le persone, gravate da problemi psichici e fisici possono vedere migliorate la qualità della loro vita e le loro condizioni di salute grazie all’assistenza di animali amici.
Una prima esperienza di Pet therapy è iniziata anche in città, grazie all’equipe dell’Ulls 5 che ha realizzato alcune attività presso il Centro educativo di San Zeno dove una dozzina di minori (dai sei agli undici anni) hanno seguito un particolare percorso pomeridiano (tre pomeriggi) capace di coinvolgerli positivamente fornendo loro un significativo aiuto verso il superamento di momentanee situazioni di difficoltà comportamentali e scolastiche. Si è riscontrato, infatti, che il contatto con l’animale, opportunamente guidato e motivato, favorisce le relazioni – interpersonali offrendo ai bambini spunti di conversazione, di gioco, di socializzazione, ovvero di poter interagire con gli altri con serenità e con contestuale abbattimento di tensioni e di conflittualità.
Dalla prossima settimana, dalle aule del Centro Educativo l’esperienza approderà anche in una classe 4^ del plesso scolastico di San Zeno e in una classe 5^ del plesso scolastico di Tezze di Arzignano, sotto la guida diretta della dottoressa Roberta Zordan (referente tecnica del progetto) e del dr. Alvaro Lorenzi (veterinario della Ulss 5). Il primo atto sarà costituito da due incontri informativi e di sensibilizzazione, finalizzati ad un corretto approccio con gli animali. Successivamente seguiranno sei incontri con la presenza degli animali e dei conduttori, in questo caso cinofili poiché protagonisti della pet therapy sono proprio due “amici a quattro zampe”: un labrador e un cavalier king di nome Asia.
L’attività sarà costantemente seguita e monitorata dall’equipe della U.O.C. materno infantile per una sua validazione a livello esperienziale nella prospettiva di future e più estese riproposizioni anche al difuori dello stretto ambito scolastico.
L’Assessore ai Servizi Sociali Alessia Bevilacqua (il Comune, infatti, assieme alla Scuola e, naturalmente, all’Ulls 5 è co-promotore del progetto) ha avuto modo di assistere ad uno di questi incontri “Ho notato con quanto interesse – precisa l’Assessore – i bambini si sono lasciati coinvolgere dalla nuova e proficua esperienza. Sono sempre più convinta che l’attività con gli animali domestici sia di valido aiuto per sviluppare la sensibilità dei bambini e rendere equilibrata la loro crescita, specie se disturbata da talune particolari situazioni. Diventare amico di un animale significa, infatti, riuscire ad esternare atteggiamenti positivi, autogestirsi in modo appropriato, liberare il proprio bagaglio affettivo: una somma di qualità che poi diventa normale trasferire nella vita quotidiana”.