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L’acqua frizzante Comunale diventa realtà

Grazie alla collaborazione con Acque del Chiampo, entro quest’anno saranno installate le prime casette dell’acqua studiate per poter distribuire acqua fresca naturale e frizzante.
Gentilin: “L’acqua è un bene di tutti. Il nostro compito è valorizzare questa importantissima risorsa pubblica, incentivando la bio-sostenibilità per dare un futuro ai nostri figli.”

Nella Valle del Chiampo ed ad Arzignano arrivano le “Case dell’Acqua”. Per valorizzare la qualità della risorsa idrica pubblica e promuoverne il consumo, con un’acqua potabile disponibile in pratica a km zero. La società Acque del Chiampo di Arzignano, che si è già confrontata con i comuni dell’Ato Valle del Chiampo, in collaborazione e con il patrocinio della Provincia e in particolare dell’assessore all’am-biente Antonio Mondardo, si fa quindi promotore del progetto.

L’obiettivo è molteplice:

  • sensibilizzare i cittadini al tema risorsa acqua, e quindi a comportamenti ecologicamente sostenibili;
  • mettere a disposizione della comunità l’acqua a chilometro zero, riducendo così l’inquinamento legato alla produzione, al trasporto e allo smaltimento delle bottiglie, in particolare di quelle in plastica che si acquistano al supermercato (rappresentano circa il 5% dei rifiuti della raccolta differenziata);
  • promuovere il riuso dei contenitori
  • ridurre l’inquinamento derivante dall’emissione di CO2 nell’ambiente;
  • consentire alle famiglie un risparmio di spesa.

Il progetto delle “Case dell’Acqua” ha infatti un valore culturale ed educativo: indicare ai cittadini un corretto uso “dell’acqua del sindaco”, ovvero dell’acqua pubblica, riscoprendo il valore della ri-sorsa idrica disponibile nella rete acquedottistica, la stessa in pratica che arriva nel rubinetto delle case. Ma la Casa dell’Acqua rappresenta anche un elemento innovativo nei processi di consumo per la salvaguardia dell’ambiente, un sistema semplice ed efficace per la riduzione a monte dei rifiuti. Del resto alle Case dell’Acqua arriva una risorsa idrica che non percorre nemmeno un chilometro su strada, perché proviene direttamente dall’acquedotto, con un risparmio di spesa e un beneficio in termini di ambiente e salute.

Il Consiglio di Amministrazione di Acque del Chiampo, nella prima fase, ha approvato  l’installazione di sei “Case dell’Acqua” presso i comuni soci: ad Arzignano, Brendola, Chiampo, Lo-nigo, Montorso e Altissimo (frazione Molino), quest’ultima ubicata in un punto accessibile anche al bacino d’utenza dei comuni dell’Alta Valle di Crespadoro, Nogarole e S. Pietro Mussolino.

Cosa sono le “Case dell’Acqua”?
Si tratta di moderni impianti di erogazione per la distribuzione di acqua naturale e frizzante, tecno-logicamente avanzati, in grado di fornire un servizio che rappresenta in pratica un valore aggiunto all’acqua distribuita tramite la rete dell’acquedotto pubblico. Strutture destinate a diventare dei punti di riferimento e di aggregazione sociale, strumenti di dialogo tra le amministrazioni locali e i cittadini, soprattutto in tema di ambiente. E anche occasioni di riqualificazione ambientale di par-chi e strutture spesso abbandonate, come fontane pubbliche o ex-lavatoi. Finora ne sono state in-stallate in Italia oltre 250 (soprattutto in Lombardia, 195, e poi 59 in Piemonte, 58 in Emilia Ro-magna, 28 in Toscana) e molti nuovi impianti sono in fase di installazione. In Veneto ce ne sono soltanto 2, a Grancona (per iniziativa del sindaco nonché assessore provinciale Antonio Mondardo) e a Zevio (VR).
Le Case per la produzione e distribuzione di acqua naturale, refrigerata e frizzante, verranno realiz-zate con materiali resistenti ed eco-compatibili idonei al contatto con l’acqua, nel rispetto delle norme italiane UNI/CEI ed europee. Si tratta di manufatti prefabbricati, inseriti anche dal punto di vista architettonico nel contesto in cui verranno installati, di dimensioni approssimative di metri 3×3, da posizionare in un’area di circa 15 mquadrati.
All’interno saranno collocate le apparecchiature di trattamento dell’acqua, filtrazione meccanica, raffreddamento ed addizione di anidride carbonica. Gli erogatori dell’acqua, posizionati all’esterno, saranno riparati da un portico o da una pensilina e saranno a disposizione della cittadinanza ad ogni ora del giorno. L’erogazione automatica dell’acqua è attivata con un sistema elettronico tem-porizzato, in modo da evitare gli sprechi. Il costo dell’acqua naturale o frizzante erogata sarà di 0.05 euro al litro, destinati a coprire i costi di gestione e manutenzione della struttura e contenere eventuali sprechi. Per quanto riguarda i controlli sulla qualità dell’acqua erogata, verranno eseguiti sia dai laboratori interni di Acque del Chiampo sia dall’Ulss, ente di controllo preposto. In pratica un doppio controllo e un punto di monitoraggio aggiuntivo della rete idrica della Valchiampo.
Acque del Chiampo diventa quindi il primo ente pubblico ad attivarsi in regione e in provincia con le “Case dell’Acqua”, garantendo così la qualità della risorsa idrica erogata e anche il prestigio e la trasparenza dell’operazione. La prima fase, come detto, prevede l’installazione di sei Case dell’Ac-qua, ma successivamente l’adesione alla convenzione proposta da Acque del Chiampo potrebbe ampliarsi, coinvolgendo anche altri enti gestori della risorsa idrica della provincia.

I sei comuni della Valle del Chiampo che hanno aderito al progetto dovranno ora indicare ad Acque del Chiampo l’ubicazione migliore per installare la Casa dell’Acqua, tenendo conto dell’accessibilità dell’area (presenza di parcheggi o comunque disponibilità di spazi per la sosta di bici, auto e moto); la centralità del luogo (presenza di aree gioco o piste ciclabili); la vicinanza ad altre strutture pub-bliche (vedi scuole, impianti sportivi, edifici religiosi, sedi istituzionali); l’ambiente (presenza di spazi piantumati e a verde per poter individuare delle aree di sosta per gli utenti, con panchine e arredi urbani); i servizi, ovvero la disponibilità della rete idrica ed elettrica.

Acque del Chiampo procederà quindi con la gara d’appalto per fornitura, installazione e gestione (manutenzione tecnica) delle Case dell’Acqua per almeno tre anni. Gara d’appalto che dovrà indivi-duare, indicata la localizzazione resa disponibile dai comuni, la migliore soluzione non solo in ter-mini di costo ma anche di struttura tecnologica con uno specifico studio architettonico e funziona-le. L’installazione è prevista entro il 2012.

L’investimento di Acque del Chiampo sarà di circa 230mila euro compresa la manutenzione per tre anni. Non graverà comunque sulla tariffa del servizio idrico integrato. Federutility, la federazione che riunisce 450 enti che gestiscono servizi pubblici locali nei settori idrico ed energetico, in colla-borazione con Aqua Italia e altre imprese con esperienza nel settore, ha predisposto un Manuale operativo sui Chioschi dell’acqua al fine di valorizzare la risorsa idrica e promuoverne il consumo. Insomma, diffondere una nuova cultura dell’acqua, risorsa pubblica da rispettare e salvaguardare, all’insegna di un mondo sostenibile.

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