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Al via i lavori in via Capitello

Dopo 2 anni di attesa il Commissario sblocca i fondi. Al via i lavori di rifacimento della strada

Le abbondanti piogge di novembre – dicembre 2010, hanno favorito le infiltrazioni d’acqua nel sottosuolo della zona dove insiste via Capitello, determinando lo scivolamento dello strato argilloso di terreno verso valle, scivolamento che ha pesantemente dissestato la carreggiata stradale in più punti, con la formazione di avvallamenti nella sede stradale e, in alcuni punti, veri e propri cedimenti.

A dicembre 2010 sono stati assegnati al Comune di Arzignano 299 mila euro come anticipo della somma complessiva chiesta per far fronte ai danni subiti da alcuni privati e dalle infrastrutture pubbliche a seguito delle piogge. Nel giugno 2011, tuttavia, una nota del Commissario Straordinario avvisava dell’impossibilità di utilizzare i fondi, in attesa della validazione dei progetti presentati e dell’inserimento degli stessi nell’ambito del piano complessivo regionale di interventi redatto dallo stesso Commissario.

“Per far fronte alla situazione di disagio e pericolo per i veicoli in transito lungo via Capitello” commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Frigo, “la Giunta ha approvato nel 2011, sulla base di una puntuale indagine geologica e geotecnica, un intervento di consolidamento, funzionale a stabilizzare la situazione delle tre aree franose che compromettono l’utilizzo della strada. Il progetto è stato trasmesso al Commissario Straordinario per l’alluvione, al fine di ottenere la necessaria validazione e poter, quindi, dare seguito ai lavori”.

Dopo un’attesa di oltre 2 anni e ripetute richieste del Sindaco Gentilin al Commissario per accelerare l’espletamento delle procedure di autorizzazione, a fine estate è stato emanato il provvedimento che autorizza l’Amministrazione ad impiegare i fondi per far fronte alla situazione di via Capitello, il cui stato è nel frattempo decisamente peggiorato.

“Finalmente” continua l’assessore ai Lavori Pubblici, “dopo una lunghissima attesa, siamo in grado di dare avvio al progetto di sistemazione della strada, consolidando i tratti di via Capitello coinvolti dai dissesti, attraverso un’opera che contrasti le spinte prodotte dalle masse di materiale in movimento da monte, con il successivo rifacimento del corpo stradale”.

Nello specifico, è prevista la realizzazione sulla banchina stradale a valle di via Capitello di un’adeguata opera di contenimento delle spinte, mediante una palificata di micropali trivellati, collegati in testa da un cordolo sommitale di cemento armato. Una volta ultimata la palificazione, si procederà con il rifacimento del corpo stradale e la realizzazione di un adeguato sistema di raccolta e convogliamento in valle delle acque meteoriche.

“Considerato l’imminente arrivo della brutta stagione” precisa l’assessore Frigo, “abbiamo deciso di suddividere il progetto in due stralci, dando avvio subito al primo, che interessa il tratto di strada compreso tra via Pugnello e la valle, maggiormente danneggiato. Nel frattempo, procederemo con la progettazione esecutiva del secondo stralcio, in modo da proseguire con l’affidamento nella primavera del prossimo anno”.

L’importo complessivo del progetto di sistemazione di via Capitello ammonta ad euro 350.000,00, dei quali 182.000,00 sono destinati al primo stralcio.

Attualmente è in corso la gara per l’individuazione della ditta che dovrà eseguire l’intervento. Salvo imprevisti, ultimate le procedure di gare ed attesi i necessari tempi tecnici, i lavori dovrebbero iniziare il prossimo gennaio.

Al fine di permettere l’esecuzione dei lavori sarà necessario istituire un senso unico alternato, non escludendo, tuttavia, che in alcuni momenti (in ragione delle specifiche fasi di lavorazione) si renda necessaria la completa chiusura della strada.

“Dopo 2 anni di estenuante attesa e molte denunce fatte” commenta il Sindaco Gentilin, “siamo finalmente in grado di dare una risposta ai residenti nella zona.  Sarebbe stato meglio intervenire prima, spendendo i soldi che abbiamo in cassa dal 2010. Non è stato possibile. Ho chiesto all’Ufficio Lavori Pubblici di fare prima possibile, perché i cittadini della zona hanno già patito a sufficienza le lungaggini della burocrazia italiana”.

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