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Conceria scarica illegalmente nel fiume

L’Arpav ha scoperto uno scarico irregolare nella Roggia di Arzignano. Immediata l’ordinanza del Sindaco Gentilin già giovedì sera: “Quando si parla di salute,come medico, vado dritto e non scendo a patti con nessuno. E’ una vergogna che nel 2013 il fiume diventi viola a causa di qualche conceria. Ambiente e salute sono beni di tutti.”

Uno scarico irregolare che finiva diretto in Roggia di Arzignano che è diventata di colore viola:
una tracimazione scoperta dall’Arpav a cui è seguito immediatamente il blocco da parte del comune degli scarichi dell’azienda conciaria coinvolta.

La situazione è sotto controllo ma per il Sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin questo è un ulteriore esempio di come sulla questione ambientale non si possa scendere a compromessi.

Il sindaco Giorgio Gentilin:
"Ancora una volta devo ringraziare l’attento e scrupoloso lavoro del Direttore del dipartimento Provinciale dell’Arpav Vincenzo Restaino, grazie al quale il monitoraggio del territorio è costante. Per aiutare l’Arpav nelle operazioni di verifica, siamo pronti a mettere a disposizione come già accaduto, uomini e mezzi della Polizia Locale e di Acque del Chiampo"

Sulla salute dei cittadini non si può scendere a compromessi!
Come sindaco e come medico vado dritto e non scendo a patti con nessuno.
E’ una vergogna che nel 2013 il fiume diventi viola a causa di qualche conceria: era dai tempi del compianto professor Boscardin che ci auguravamo di non vedere ancora virare il colore della Roggia di Arzignano.
Mi indigno come cittadino di Arzignano prima ancora che come Sindaco.
Ora obbligheremo i colpevoli a pagare interamente i costi di bonifica e ripristino.

Finchè ci sono io sindaco, non ci saranno privilegi: industriali, operai e semplici cittadini saranno trattati sempre allo stesso livello e con massima equità.

Questo dimostra la bontà delle indicazioni date al nuovo Amministratore Unico di Acque del Chiampo, Alberto Serafin, al momento della sua nomina, ovvero di mettere al primo posto la salute dei cittadini e il rispetto del territorio, oltre a mantenere una separazione molto netta tra il pubblico (a cui spetta il compito di controllare) e il comparto conciario, utente del servizi di depurazione."

AGGIORNAMENTO DAL GIORNALE DI VICENZA DI MERCOLEDI’ 9 OTTOBRE:

"Lunedì è stata notificata all´azienda conciaria l´ordinanza del sindaco Giorgio Gentilin che prevede, tra le prescrizioni, l´installazione di dispositivi di allarme, acustici e visivi, necessari a prevenire ulteriori possibili tracimazioni di reflui industriali dalle vasche di accumulo. 
La fonte di inquinamento comunque, già da venerdì sera, era stata completamente rimossa, con la messa in sicurezza dello scarico e il ripristino delle condizioni iniziali di funzionamento. Su indicazione dell´Arpav, Acque del Chiampo aveva provveduto alla pulizia dei reflui del collettore, conferiti al depuratore, su autorizzazione dell´Arpav stessa. Nei giorni precedenti allo sversamento, a carico della ditta Gea, era stato tra l´altro disposto da Acque del Chiampo un provvedimento di sospensione dello scarico in fognatura industriale per 48 ore, a seguito del superamento del limite imposto per i solfati, per assicurare la conformità allo scarico del depuratore. E saranno attribuiti alla Gea i costi relativi alla pulizia della rete fognaria e allo smaltimento sostenuti da Acque del Chiampo.
"

(foto: immagine di repertorio)

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