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Mostra di Davide Longfils in Biblioteca

L’assessore alla cultura Mattia Pieropan: “Animes non è solo una kermesse d’arte che si svolge in primavera, è un progetto culturale la cui realizzazione prevede una proposta costante di eventi. Ora, grazie alla collaborazione di Matteo Vanzan, abbiamo la possibilità di esporre in Biblioteca le opere di un artista affermato come Davide Longfils”

Animes 2013

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4 – 16 Novembre 2013
Biblioteca Civica G. Bedeschi

FARAWAY SO CLOSE

Mostra fotografica di Davide Longfils

Davide Longfils nasce a Ostiglia, in provincia di Mantova, il 5 gennaio del 1977. Nel 1995 si trasferisce a Bologna dove consegue la laurea in Lettere con una tesi in Psicologia dell’arte. Il suo percorso artistico è legato soprattutto alla fotografia, che sperimenta per diversi anni. Le sue foto nascono da un’esigenza estetica ed emotiva, non rinunciano né ad un equilibrio formale né ad un racconto interiore, spesso metaforico. La sua ricerca artistica continua in un viaggio interiore che sfocia nella serie di disegni “Mah-jong: a kind therapy”. Il Mah Jong è un gioco che ha origine in Cina intorno al 1850, anche se molti studiosi tendono a retrodatarne l’invenzione anche di duemila anni.
Il progetto che si sviluppa dalle tessere di questo diffuso passatempo cinese è allo stesso tempo estetico e simbolico. Il recupero degli ideogrammi e la loro nuova collocazione diventano non solo un nuovo modo di vederli e poterne apprezzare la bellezza ma anche un nuovo modo di interpretarli e più oltre, una sorta di “cura”, di delicata “terapia”.
La parte principale di questo lavoro è costituita da disegni eseguiti a matita.
In questi disegni vengono rappresentati degli scorci di grandi città o dei luoghi importanti e per lo più riconoscibili (Central Park a New York, il mercato del “Rastro” a Madrid, Alexander Platz a Berlino, la metropolitana di Londra, il Sahara…) all’interno dei quali le tessere del Mah-jong vanno a sostituire o a completare le architetture pre-esistenti, o addirittura a crearne di nuove.
Attraverso questo procedimento si vuole compiere una sorta di “agopuntura architettonica”, di manipolazione terapeutica del luogo stesso. Ciò può avvenire poiché il Mah-jong è strettamente collegato alla simbologia dell’Universo, degli Elementi e della Natura.

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