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Marò: Gentilin rifiuta invito del Console Indiano

Importante presa di posizione del Sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin, che rifiuta l’invito al RICEVIMENTO DI GALA che si terrà al Palazzo Clerici di Milano, organizzato dal Console Generale dell’India.

IL SINDACO GENTILIN: “Non ho motivo per banchettare ed omaggiare le istituzioni indiane in questo momento. Prima devono essere liberati i nostri due marò italiani ancora prigionieri in India e che rischiano la pena di morte! L’incapacità del nostro Governo Italiano è disarmante.”

Il Sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin è stato invitato ad un ricevimento per la 65° giornata Nazionale della Repubblica dell’India dal Console Generale dell’India Manish Prabhat.

Ma ha deciso di RIFIUTARE L’INVITO.


Il Sindaco Giorgio Gentilin: 

Non posso assolutamente omaggiare le istituzioni di un Paese che in questo momento trattiene in carcere due nostri concittadini, due militari italiani che addirittura rischiano la pena di morte.

Ben felice di accettare SOLO QUANDO SARANNO LIBERATI, TORNATI IN PATRIA SANI E SALVI.

Sono sicuro che la comunità indiana, presente e ben integrata ad Arzignano, con la quale ho ottimi rapporti reciproci orientati alla collaborazione, capirà i motivi di questa mia posizione di solidarietà verso i nostri due cittadini lontani da casa.

Non ho motivo di banchettare ed omaggiare le istituzioni indiane in questo momento: 

Prima devono essere liberarti i 2 marò italiani che rischiano la pena di morte!".

Una presa di posizione importante, quella del Sindaco Giorgio Gentilin, visto che la comunità indiana è la più numerosa in città (con 1.200 persone su 5.000 stranieri, su una popolazione di circa 26.000 abitanti).

Già nell’aprile del 2012 il Sindaco Gentilin aveva fatto stampare e diffondere una serie di poster a sostegno della liberazione dei due militari. 

Per questo oggi, il sindaco Gentilin non risparmia neppure le critiche verso i palazzi romani:

"Con la sua incapacità di risolvere la questione e di farsi valere, il governo italiano ha dimostrato tutta la sua debolezza: una classe politica incapace ed inadeguata a rappresentare e governare il nostro paese.".

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LA VICENDA: i nostri marò ancora prigionieri in India, ora rischiano la pena di morte

Quasi due anni di battaglie legali e i due marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che sono ancora detenuti in India. La controversa vicenda comincia il 15 febbraio del 2012, quando un mercantile battente bandiera italiana, la Enrica Lexie, incrocia un’imbarcazione di pescatori locali nel corso di un’operazione anti-pirateria internazionale. 

Il giornale indiano The The Hindustan Times il 28 Novembre 2013 aveva riferito la notizia che contro i due militari italiani potrebbe essere applicato il Sua Act, legge sugli omicidi in mare, che prevede la pena di morte.

L’ipotesi paventata due mesi fa, dunque, avrebbe assunto in questi giorni il carattere di decisione definitiva.

L’INVITO AL RICEVIMENTO DI GALA.

http://www.inarzignanonews.it/resource.attachment?id=3319&filename=foto_invito_.jpg&temporary=false

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