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Storia tragica Istriana. Reading teatrale

9 febbraio 2014: Storia tragica Istriana. Reading teatrale dell’attore e regista Umberto Fabi. L’Assessore Mattia Pieropan: “L’assessorato è sempre pronto a cogliere le proposte della Commissine Cultura che, in questi anni, ha cointribuito in maniera costruttiva alla crescita culturale della Città dedicandosi soprattutto alla ricerca e alla divulgazione storica”

“La Commissione Cultura del Comune di Arzignano ha il piacere di invitare la cittadinanza presso la biblioteca Bedeschi domenica 9 febbraio ad una serata dedicata ai martiri delle foibe. In ottemperanza alla legge n.92 del 2004 che istituisce il Giorno del Ricordo, anche Arzignano partecipa alla memoria della tragedia di cui nostri connazionali sono stati vittime quando in centimaia di migliaia furono costretti ad abbandonare le proprie abitazioni per fuggire in Italia o, nel peggiore dei casi, ad essere torturati ed uccisi nelle cavità carsiche denominate Foibe dai partigiani titini. La Commissione Cultura ha il piacere di promuovere questa iniziativa invitando la cittadinanza a partecipare numerosa.”

Gabriele Tasso
Commissione Cultura
Comune di Arzignano

9 febbraio 2014, ore 20.45

Biblioteca Civica

Comune di Arzignano
Commissione Cultura

Storia tragica Istriana

Reading teatrale dell’attore e regista

Umberto Fabi

Presentazione di Gabriele Tasso

Norma è una ragazza di ventitre anni. Norma è iscritta al quarto anno del corso di laurea in lettere e filosofia. Norma sta preparando la tesi. Norma è una ragazza bella, intelligente, benestante, sveglia, emancipata, vitale. Norma è fortemente italiana. È nata e vive a Santa Domenica di Visinada, Istria, Italia. Arriva l’otto settembre del ’43. Per l’Istria e gli Istriani ha inizio la salita al Calvario. Norma è presa e imprigionata da un gruppo armato titino. Norma è violentata dal gruppo armato titino. La notte del quattro ottobre, festa del Patrono d’Italia, è gettata nella foiba di Villa Surani. Viva.
Nelle guerre sono le zone di confine che spesso pagano il tributo maggiore, spesso sono le prime a essere aggredite, le ultime a trovare pace. Le zone di confine restano terre disputate anche quando, nei palazzi del potere, la pace è fatta. È proprio in quei momenti che sul limes il gioco si fa più duro, si fa più sporco. L’importante è vincere. L’importante è conquistare più terra nel minor tempo possibile. Tutto ciò che c’è, tra l’intento e la realizzazione dell’obiettivo del popolo aggressore, diritti, esseri umani, i loro luoghi e storia; non ha alcuna importanza. Un popolo può divenire un ostacolo da eliminare: dalla terra e dalla storia.
Una delle prime vittime, dell’allora nascente progetto di pulizia etnica messa in atto della spietata logica titina, è stata Norma. Quella di Norma è una delle tantissime tragedie scritte dalla guerra nelle terre giuliano, istriane, fiumane e dalmate. È una delle tantissime storie terribili di una delle tantissime guerre. Ma è la storia di Norma nella sua unicità che abbiamo preso per raccontare l’inconcepibile, quanto inevitabile, storia della brutalità che divora innocenza e bellezza. E per mettere in scena questo lato oscuro dell’homo sapiens sapiens (sic?), ci siamo affidati ai valori universali contenuti nella fiaba, dove l’unico diviene simbolo del tutto, di tutte le tragedie che han visto e, purtroppo, ancora vedranno soccombere la purezza di fronte alla bestialità.

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