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La lettera di un bambino al Sindaco

Nicolò, un bambino di Tezze, ha scritto una lettera al Sindaco di Arzignano. Era curioso di sapere com’è il lavoro di Sindaco, com’è il suo ufficio, quanti soldi prende. E Giorgio Gentilin risponde. Ecco la tenera e simpatica corrispondenza tra i due.

Nicolò, un bambino di Tezze, ha scritto una lettera al Sindaco di Arzignano. Era curioso di sapere com’è il lavoro di Sindaco, com’è il suo ufficio, quanti soldi prende…

E Giorgio Gentilin risponde. Ecco la tenera e simpatica corrispondenza tra i due.

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La risposta del Sindaco Gentilin:

Caro Nicolò,

prima di tutto ti ringrazio per avermi scritto: è molto bello che un bambino sia interessato al lavoro del Sindaco e chieda così tante informazioni.

Risponderò alle tue domande così come tu me le hai poste: fare il Sindaco di una città come Arzignano è complicato e molti sono i pensieri che si affollano nella mia mente per risolvere le difficoltà. Ci sono però anche momenti in cui mi diverto come ad esempio mi sono emozionato quando ho acceso il grande albero di Natale in piazza e mi sono divertito ascoltando le recite e i canti dei bambini nelle scuole.

Spesso i cittadini si lamentano perché vorrebbero che tutto fosse sempre apposto, purtroppo non è possibile, o forse è molto difficile, quindi fare il Sindaco vuol dire principalmente dare ai cittadini tutti i servizi perché possano vivere bene in questa nostra città.

Il Sindaco, come tutti i lavori, ha uno stipendio, ma essendo un medico, riesco a vivere tranquillamente con i soldi che ricevo dalle visite e dalle cure che faccio ai miei pazienti.

Il mio ufficio è una stanza normale dove c’è una libreria e dietro alla scrivania, una comoda sedia che mi sono portato da casa. C’è una finestra luminosa dove tengo una piccola pianta di orchidea che innaffio ogni giorno e che di tanto in tanto mi regala qualche fiore. Davanti alla scrivania ci sono due sedie per le persone che vengono a parlarmi, di lato un vecchio attaccapanni dove è appesa la fascia tricolore.

Ho una segretaria che tiene in ordine le mie carte, mi ricorda gli appuntamenti che ho durante la giornata, non mi porta la ciambella e il cappuccino perché faccio colazione a casa.

Essendo il Sindaco lavoro in un Palazzo Comunale veramente grande, ma la casa dove abito e dove ho cresciuto i miei due figli è normalissima, sono inoltre molto orgoglioso del mio giardino e quando posso lo curo personalmente perché stare in mezzo al verde mi rilassa.

La fascia tricolore del Sindaco non si indossa tutti i giorni, ma soltanto nelle manifestazioni ufficiali: quando il Sindaco la indossa infatti, vuol dire che si sta celebrando un evento importante o una festa particolarmente significativa per la città. Ti dirò di più caro Nicolò non è che indossando la fascia mi sento un cittadino importante, ma è comportandomi bene, in modo onesto e rispettoso e cercando di essere disponibile e presente per tutti gli abitanti di Arzignano, questo mi fa stare bene.

Spero di avere risposto a tutte le tue domande e che tu sia soddisfatto delle risposte che ti ho dato, ma ho voglia anche io di farti una domanda: sei così curioso perché un giorno vorrai essere Sindaco? Io spero di si, questo vorrebbe dire che sei un bambino interessato e responsabile che desidera prendersi cura di Arzignano, una città che io amo e rispetto.

Carissimo Nicolò ti invito a venirmi a trovare per vedere tutto quello che ti ho descritto e per farti visitare il Municipio. Telefona in Comune e prendi appuntamento con la mia segretaria Catiana (tel. 0444/476515) magari ti fai accompagnare dai tuoi genitori o inviti le tue maestre a portare tutta la classe, ci faremo una foto insieme con la fascia tricolore.

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