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Gentilin contro la chiusura delle Poste di Tezze

Il Sindaco Giorgio Gentilin assieme a tutto il Consiglio Comunale di Arzignano prende posizione contro la chiusura dell’ufficio postale di Tezze: “l’amministrazione tutta deplora la scelta della direzione delle Poste Italiane che porterà sicuri disagi alla frazione di Tezze, Costo, Restena e Pugnello. Sindaco, Assessori e Consiglieri promuoveranno una raccolta firme a sostegno dell’ufficio postale di Tezze.

Le Poste Italiane hanno comunicato la decisione di chiudere l’ufficio postale di Tezze di Arzignano a partire dal prossimo 13 Aprile.

Il Sindaco Giorgio Gentilin assieme a tutto il Consiglio Comunale ( maggioranza e minoranza) prende posizione contro la chiusura dell’ufficio postale di Tezze e porta avanti un’azione congiunta per promuovere una raccolta firme a sostegno della lettera di protesta ufficiale inviata alla Direzione delle Poste Italiane.

I gazebi sono previsti a Tezze di Arzignano nei seguenti giorni:

– Domenica 1 Marzo dalle ore 8.00 alle ore 12.00 all’uscita della Santa Messa presso la Chiesa Votiva di Sant’Agata delle ore 8.00 e all’uscita della Santa Messa presso la Chiesa Parrocchiale di Tezze delle ore 11.00

– Inoltre Lunedì 2 Marzo dalle ore 9.00 alle ore 12.00 nel piazzale davanti all’ufficio postale di Tezze, Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali raccoglieranno ulteriori firme.

Il Sindaco Gentilin :" Poste Italiane gestisce uno dei servizi essenziali sul territorio e deve tener conto dei bisogni delle persone; oltre 26.000 abitanti e due soli uffici postali non è una situazione sostenibile."

La chiusura dell’ufficio postale di Tezze porterà disagi per l’accesso a servizi essenziali quali il ritiro della pensione, il prelievo di contanti, pagamenti di vario genere ecc a circa 4500 abitanti (Tezze, Restena, Costo e Pugnello) di cui circa 900 anziani che dovranno percorrere oltre 4 km per arrivare all’ufficio postale più vicino.

Continua il Sindaco di Arzignano : " batteremo tutte le strade per difendere i diritti dei nostri cittadini. Ovviamente siamo già attivi e in costante contatto con gli organi direttivi provinciali di Poste Italiane per valutare eventuali margini di azione ed evitare la chiusura.

In allegato la lettera inviata alla Direzione di Poste Italiane

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