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360 anni fa la posa del Leone di Porta Cisalpina

Arzignano in questi giorni celebra un importante anniversario, nel 1655 veniva infatti affisso sulla porta Cisalpina il leone Marciano, per volontà del Podestà padovano Alvise Priuli. Il consigliere delegato al turismo Nicolò Sterle: “Doveroso ricordare un momento di grande importanza per Arzignano e per il Castello, un borgo meraviglioso che merita attenzione e grande lavoro per farne ancor più luogo di richiamo storico e culturale”.

Arzignano in questi giorni celebra un importante anniversario, nel 1655 veniva infatti affisso sulla porta Cisalpina il leone Marciano, per volontà del Podestà padovano Alvise Priuli.

A seguito di una rivolta popolare scoppiata nei primi mesi dell’anno 1655 a causa delle continue angherie perpetrate a scapito della popolazione dai benestanti signori Dalla Negra e Gianesello e dall’opprimente tassazione a cui i ceti più umili erano sottoposti, la Serenissima Repubblica sancì di inviare in Arzignano il Podestà padovano Alvise Priuli, appartenente all’omonima nobile famiglia veneziana, al fine di riportare l’ordine nella Città di Giano.

Il mandato del Priuli, iniziato il 2 maggio di quell’anno, si caratterizzò per la celerità e l’efficacia delle misure adottate. Infatti in circa un mese e mezzo fu in grado di placare la sommossa popolare e di riportare il buongoverno tra le mura della città, allontanando i ricchi signori che con le loro azioni si erano resi responsabili della situazione.

Il mandato del Podestà si concluse il giorno 28 giugno del 1655 lasciando una realtà locale rinnovata e pacificata.

Proprio al periodo di permanenza di Alvise Priuli si deve la posa sulla porta Cisalpina dell’eterno emblema della Serenissima Repubblica che possiamo ammirare ancora oggi, il leone Marciano.

La scultura è di notevole fattura, in pietra di Chiampo e misura cm 90 x 130.

Al contrario della maggior parte dei leoni diffusi nei territori già possedimenti veneziani esso non regge tra le zampe il libro di San Marco, riportante la scritta “PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEUS”ma lo stemma nobiliare della famiglia Priuli, alla cui origine si è potuto risalire grazie al ritrovamento, durante un restauro nei primi anni 90 del XX secolo, di un’iscrizione che oggi è messaggera dei fatti di quei tempi e così recita:

“ALOYSIUS PRIOLUS PATAVII PRAETOR – IN ARCEIANO CUM SENATUS POTESTATE… TUMULTANTIUM-RESTITUIT IN ARCEM SECURITATIS-ANNO MDCLV”.

Ai giorni nostri il leone marciano è l’eterno guardiano che svetta sull’antichissima porta che funge da cornice alla rinnovata piazza della Vittoria, centro storico del Castello, restaurato, nel rispetto della storicità del borgo per renderlo più fruibile e vivibile agli arzignanesi e a quanti desiderino scoprire le meraviglie e le curiosità storiche che questo scorcio medioevale di Arzignano continua ad offrire e rivelare.

Fonti utilizzate: “Vicende storiche del castello di Arzignano”

Alessia Bevilacqua
Sindaco con gestione diretta di Edilizia, Urbanistica, Industria, Grandi Opere e Bilancio
Città di Arzignano
Comunicazione Istituzionale

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