Come è noto il traffico veicolare, gli impianti di riscaldamento e i sistemi di produzione industriale, rappresentano le principali cause dell’inquinamento atmosferico ed, in particolare, della formazione degli inquinanti primari quali composti organici volatili, particolato, ossidi di azoto e monossido di carbonio.
Recependo la deliberazione della Regione Veneto (n. 90 del 18 aprile 2016) che ha approvato il “Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera” (PRTRA) e le determinazioni del tavolo tecnico zonale della Provincia di Vicenza ha emesso un’ordinanza che ha validità fino al 31 marzo 2018 e che prevede lo spegnimento dei mezzi di trasporto pubblico nella fase di stazionamento ai capolinea e dei motori dei veicoli merci durante le fasi di carico/scarico; il divieto di combustione delle biomasse (c.d. abbrucciamento) dei materiali vegetali/ramaglie; la riduzione delle temperature massime per il riscaldamento civile: a 19°C (con tolleranza di 2°C)nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali, ad esclusione di case di cura e/o riabilitazione, ospedali e case di riposo; il divieto di circolazione per i motoveicoli a due tempi di classe Euro 0 e autoveicoli benzina Euro 0, 1 e veicoli diesel Euro 0, 1 e 2, nei giorni feriali dalle ore 8:30 alle 12:00 e dalle ore 15:00 alle 18:30, salvo le esclusioni (fatte salve misure più restrittive che potranno essere eventualmente adottate nei periodi emergenziali)
L’Amministrazione,invita quindi la cittadinanza ad usare il meno possibile l’automobile in ambito urbano e a privilegiare l’uso del mezzo pubblico e degli altri mezzi di trasporto non inquinanti. Per l’alimentazione dei propri veicoli invita ad usare carburante a minor impatto ambientale (gasolio a basso tenore di zolfo,gasolio bianco, gpl, gas metano). Non solo: le Aziende di trasporto pubblico locale e privato dovranno privilegiare l’utilizzo dei mezzi a minore emissione e le imprese ad effettuare ogni intervento possibile per garantire un’elevata efficienza e manutenzione degli impianti posti a presidio delle fonti inquinanti, in particolare per ridurre le emissioni in atmosfera,sensibilizzando gli operatori ad utilizzare veicoli a ridotto impatto ambientale. Anche gli Uffici pubblici dovranno ridurre ulteriormente la temperatura ammessa.
“Adottiamo un provvedimento –dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Frigo- per rispettare le prescrizioni della Regione veneto, che non interessano solo il territorio di Arzignano ma tutto il Veneto. Vorrei però far rilevare che Arzignano si presenta con i compiti per casa fatti. Abbiamo attivato qualche anno fa un processo di ristrutturazione dei 27 immobili comunali per ridurre consumi energetici e abbattere le emissioni di inquinanti.Arzignano si presenta con le carte un po’ più in ordine rispetto ad altri a questo importante appuntamento per tutelare l’ambiente, l’aria e la salute dei cittadini”.
“L’ambiente è una priorità per l’amministrazione di Arzignano che da qualche anno emette questo tipo di ordinanze e molto spesso siamo stati promotori delle stesse a livello territoriale” dichiara il sindaco Giorgio Gentilin “ed è una mia personale priorità visto che come medico mi occupo di patologie alle vie respiratorie. Cerchiamo di fare il possibile per fare la nostra parte per contrastare inquinamento dell’aria e chiediamo ai cittadini la massima collaborazione nell’interesse di tutti”.
ESCLUSIONI: sono esclusi dal punto relativo alla circolazione dei veicoli:
i motoveicoli e ciclomotori della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria, della Guardia di Finanza, delle Forze Armate, del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, della Croce rossa italiana, dei corpi e servizi di Polizia municipale e provinciale e della Protezione Civile; i veicoli per il trasporto di portatori di handicap odi persone sottoposte a terapie indispensabili ed indifferibili ed esclusivamente utilizzati negli spostamenti del portatore di handicap stesso; i veicoli speciali definiti dall’art. 54, lett. f), g) e n) del Codice della Strada.
Il provvedimento potrà essere modificato o anticipatamente sospeso a seguito dell’instaurarsi di particolari condizioni atmosferiche. Le violazioni alle disposizioni della presente ordinanza saranno punite con la sanzione amministrativa da € 25,00 a €500,00, da applicarsi con le procedure stabilite dalla Legge 24 novembre 1981,n. 689.