Il simbolo del Veneto e il simbolo di Arzignano troveranno il giusto spazio nell’urbanistica della città.E’ quanto ha deciso l’Amministrazione Comunale di Arzignano, che ha stanziato 25 mila euro dell’avanzo di Bilancio 2018 per realizzare e porre all’interno di due importanti rotatorie delle statue che riprodurranno fedelmente i due simboli della nostra cultura e della nostra storia.
Per quanto riguarda il Grifo,verrà preso spunto dalla statua presente in Piazza Libertà, mentre il Leone sarà una riproduzione di quello esistente nella sede del Governo Regionale Veneto a Palazzo Ferro Fini.
“Al momento –precisa l’assessore al Bilancio, RiccardoMasiero, appartenente al gruppo politico Siamo Veneto e particolarmente sensibile alla promozione e difesa dei valori storico-culturali veneti- le ipotesi di collocamento sono quelle della rotatoria della Madonnetta (infrazione Costo) per il Leone e la rotatoria ex Kennedy prima dell’entrata in città per quanto riguarda il Grifo.
Sono due opere –continua Masiero- che finalmente mettono in luce lo spirito di appartenenza di Arzignano, la sua storia e la sua cultura. Se pensiamo che la nostra città ha fatto parte della Serenissima Repubblica dal 1404 al 1797, ossia quasi 400 anni, ritengo che l’iniziativa sia un giusto tributo alla nostra storia. Proprio in quegli anni –continua- hanno visto svilupparsi le prime attività della concia della pelle, della lavorazione della lana e del baco da seta, che muovevano i loro primi passi grazie anche al buon governo del Veneto. Il quale fin dall’inizio, ossia già nel 1404, istituì la Fiera dei Santi nel nostro Comune prevista nei primi giorni di Novembre”.
“Vi è il pieno consenso e condivisione di questa iniziativa da parte di tutta la maggioranza e la scelta del materiale con cui realizzare le due installazione è finalizzata anche al contenimentod ella spesa. Le installazioni saranno infatti in vetroresina, materiale resistente e più economico di altri” –dichiara il sindaco Giorgio Gentilin – “Cito poi un episodio… Qualche tempo fa una scolaresca di Arzignano si è recata in visita in municipio e, parlando con i bambini e le maestre, mi sono reso conto che non conoscevano il termine ‘scoasse’, ancora di uso comune. Ritengo che conoscere questi termini e la loro origine sia solo un arricchimento culturale per gli studenti. Inoltre –continua il sindaco- ritengo assolutamente pretestuose le proteste delle minoranze, che dimostrano, con questa presa di posizione feroce contro l’iniziativa, un sorprendente distacco dalle tradizioni e dalla cultura del territorio, che non dobbiamo vergognarci di difendere, tramandare e promuovere. Ricordo loro e in particolare a Lorella Peretti, impegnata nella promozione della plurisecolare ricorrenza di Sant’Agata che i nostri avi, parlando dialetto veneto, hanno sconfitto gli ‘Ungheri’ assedianti il Castello. Senza quella vittoria avremo probabilmente parlato qualche dialetto delle popolazioni della ‘puszta’ d’Ungheria”.
A queste iniziative, se ne aggiunge una ulteriore e che riguarda il corso di Lingua Veneta, tenuto dal prof. Alessandro Mocellin, già docente universitario e facente parte della“Academia dela bona creansa” (informazioni al link: http://cdn1.regione.veneto.it/alfstreaming-servlet/streamer/resourceId/e9980416-5c72-4473-a4fc-0093a4744daa/CVV-Scheda-del-Docente-Alessandro%20Mocellin.pdf)
“Il collocamento di un Leone e l’iniziativa del corso di Lingua Veneta erano tra le iniziative previste nel nostro programma elettorale e che il Sindaco ha voluto concretamente realizzare”aggiunge Alessio Tonin, consigliere comunale Indipendentista di Siamo Veneto.
“Gliene siamo grati per aver mantenuto fede agli impegni e soprattutto per aver voluto ancora una volta dare risalto ai Veneti e agli Arzignanesi. Da parte nostra continua il lavoro di preparazione di ulteriori iniziative, certamente il corso di Lingua Veneta siamo certi sarà apprezzato da alunni, genitori e da chi apprezza veramente la cultura al di là della politica”.