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L’Oasi salvata da speculatori compie 10 anni

Una mostra per i dieci anni dell’Oasi Baden Powell. Il sindaco: “La stiamo salvando dagli speculatori”

L’Oasi Baden Powell di Arzignano compie dieci anni. Nata nel 2008 per valorizzare e tutelare un’area di Arzignano di grande importanza dal punto di vista naturalistico, comprende il Bosco di Costalta, l’area tra Monte di Pena e Calpeda, Le Rotte del Guà, i Fossi di Tezze, Villa Salviati e i Boioni di Restena.

Per il decimo anniversario dalla sua creazione l’Amministrazione comunale di Arzignano, assieme alla Pro Loco, l’Associazione Sant’Agata, il Gruppo Giovani di Restena e l’Associazione Noi Arzignano, ha organizzato una mostra itinerante che è stata inaugurata proprio in questi giorni in concomitanza con la Festa di Ognissanti (a fianco del Duomo). L’obiettivo dell’Amministrazione è portarla in diversi luoghi pubblici della città e anche fuori dal territorio comunale, per permettere a tutti di conoscere il paradiso naturalistico conservato nel territorio di Arzignano, ancora poco noto ai più. Composta da diversi pannelli, si sviluppa in un percorso fotografico e didascalico che illustra le diverse aree di interesse dell’Oasi.

Dopo dieci anni dalla sua nascita –dichiara il sindaco Giorgio Gentilin- è arrivato il momento di rivalorizzarla, rilanciarla e metterla a disposizione non solo di tutti i cittadini di Arzignano ma anche come attrazione turistico ambientale rivolta a tante altre persone. Il perché di questo rilancio è anche motivato da un’azione dei mesi scorsi da parte di qualcuno che, attraverso politici locali più o meno noti, ha proposto di ricavare in questa zona una cava di basalto. Ovviamente non ho acconsentito e non acconsentiremo mai a questo utilizzo perché è l’Oasi Baden Powell è un patrimonio importante che si rivalorizzerà ancora di più con i ristori ambientali derivanti dalla rimodulazione della Rotta del Guà nella zona di Tezze. Ricordo –conclude Gentilin- che dobbiamo difendere la qualità dell’acqua, dell’aria ma anche del terreno affinché il nostro territorio resti un patrimonio da lasciare integro ai nostri figli e ai nostri nipoti”.

L’Oasi Baden Powell, lo ricordiamo, è un’area di grande interesse paesaggistico e ambientale, per la presenza di diversi habitat che danno ospitalità a numerose specie di animali e di vegetali. Molti uccelli sostano nell’area per viverci alcuni mesi e riprodursi, oppure semplicemente per sostare negli spostamenti stagionali, rettili e anfibi trovano gli ultimi spazi disponibili, piccoli stagni e corsi d’acqua, a fronte della città che avanza e divora passo dopo passo le campagne e ne altera inesorabilmente la fisionomia, piccoli mammiferi sopravvivono nascondendosi nei boschi e tra le siepi che delimitano i campi. L’Oasi si estende su una superficie di 338 ettari in Comune di Arzignano ed è una risorsa preziosa per la cittadinanza, quale polmone verde e luogo di ristoro, educazione e ricreazione a disposizione pochi passi fuori casa. L’area comprende – il Bosco di Costalta, – l’area tra Monte di Pena e Calpeda, – Le Rotte del Guà, – i Fossi di Tezze, – Villa Salviati, – i Boioni di Restena. Si tratta di un’area per la maggior parte di proprietà privata, cui la denominazione ad “Oasi Baden Powell” non aggiunge vincoli ulteriori rispetto a quanto già previsto dal Piano di Assetto del Territorio comunale e dalla pianificazione territoriale della Provincia. Si legge infatti nella delibera di Giunta [n.102 del 23/04/2008]: “…il termine “Oasi” indica la volontà di tutelare le aree e di preservarne l’integrità dal punto di vista naturalistico, migliorandone la fruibilità per una migliore qualità della vita, senza gravare il territorio di ulteriori vincoli rispetto a quanto previsto dagli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale…” Una risorsa in somma da valorizzare, da conoscere e da godere in tutta la sua bellezza.


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