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#IORESTOACASA# UN KIT PER LA CITTADINANZA

Il sindaco Alessia Bevilacqua e l’assessore al Sociale e all’Istruzione Valeria Dal Lago: “Un’ottima iniziativa per affrontare le misure di restrizione. Le famiglie sono state costrette a stravolgere le proprie abitudini: sono state interrotte le attività in tutte le scuole e in tutti i servizi educativi, come pure le attività sportive, ludiche e i pomeriggi al parco. Questo kit permette di trasformare le restrizioni in un’opportunità anche attraverso i social e i mezzi di comunicazione”

12 proposte, chiare e semplici, per affrontare nel migliore dei modi la forzata permanenza a casa durante l’emergenza del Coronavirus. E’ questo il Kit gratuito per la cittadinanza creato e promosso da Reti di Comunità e Fondazione Cariverona
La locandina e a seguire tutte le informazioni:

Nella storia della Repubblica italiana è la prima volta che viene adottata una misura di restrizione e di isolamento di tale portata, che ha e avrà purtroppo grandi conseguenze non solo sull’economia del Paese, ma anche sulla vita sociale dei cittadini italiani.
Il nuovo scenario imposto a tutti dalle norme per contenere la diffusione del Coronavirus ha costretto a sospendere le attività in tutte le scuole, in tutti i servizi educativi e a interrompere le attività sportive, ludiche e i pomeriggi al parco.
Le famiglie si sono ritrovate a dover stravolgere le proprie abitudini stando in casa per il bene di tutti e di ognuno.
E così da un giorno all’altro anche bambini e ragazzi trascorrono intere giornate lontano da amici, insegnanti, compagni di scuola e divertimenti all’aperto.
È normale sentirsi disorientati e sospesi in questo tempo che ancora è indefinito. Ma diventa fondamentale spendere questo “presente” al meglio, mantenendo vive le abituali routine, cogliendo l’opportunità di coltivare passioni e interessi comuni e rimanere in contatto con gli altri attraverso i social e i mezzi di comunicazione. Diventa indispensabile attivare le proprie risorse e aiutarci reciprocamente ad affrontare le criticità di questo momento, per scoprire e per cogliere insieme le opportunità che questo periodo può offrire.
Il progetto Reti di comunità e la sua equipe, in collaborazione con altri operatori e tecnici di vari settori (sport, ludoteche, biblioteche, media educator, professori universitari ecc.) mette in campo diversi materiali per supportare le famiglie in questa sfida, per scoprire e per cogliere insieme le opportunità che questo periodo può offrire.

#12 PROPOSTE

La strutturadel Kit è organizzata in 12 tematiche, che racchiudono alcuni argomentispecifici dell’emergenza psicosociale come la resilienza, la gestione dellostress e delle emozioni in situazioni di gravi calamità, le elaborazioni delleperdite e dei lutti e il supporto psico-educativo per chi si trova in disagio.Altre sezioni riguardano invece come aiutare le persone a vivere meglio ilperiodo di quarantena forzata all’interno delle proprie abitazioni. Se da unaparte questa convivenza vincolata può essere un elemento di crescita, unapossibilità di aumentare la coesione e i legami familiari, in altre situazionipuò invece esasperare e peggiorare le interazioni dei rapporti interpersonali ocondizioni di isolamento e di emarginazione. Ulteriori argomenti sono collegatiinvece alle aree di lavoro del progetto Reti di comunità: in particolare l’AreaComunità in quanto mira a sviluppare e a potenziare il coinvolgimento e lapartecipazione delle risorse istituzionali, educative, sportive e associativedel territorio e l’Area Famiglia nel rafforzamento delle funzioni genitoriali.Infine, si è ritenuto utile analizzare anche il complesso tema dellacomunicazione sui social e gli eventuali rischi di “infodemia’” dadisinformazione e il linguaggio ostile tra i vari utenti dei social network.

#IO RESTO A CASA

A GIOCARE IN FAMIGLIA#

In queste settimane l’emergenza Coronavirus ha rivoluzionatole abitudini delle famiglie e molti genitori hanno difficoltà a occupare iltempo dei bambini costretti a stare in casa. Uno spazio della giornata vienededicato ai compiti, almeno per i bimbi in età scolare, ma le rimanenti ore sipossono riempire con attività di svago. Il rischio grande è quello che questegiornate in casa diventino ore infinite davanti al tablet, al cellulare, allaPlay Station o la Tv. Una possibilità invece è quella di riscoprire il gioco ela dimensione ludica della vita come una spazio di gratuità e di piacere, checi mette anche in contatto con noi stessi e con gli altri. Nel Kit saranno adisposizione materiali utili e belli, che offrono spunti educativi, risorse eproposte per aiutare i genitori a vivere un tempo costruttivo con i lorofigli.Il progetto Reti di comunità e la sua equipe, in collaborazione con altrioperatori e tecnici di vari settori (sport, ludoteche, biblioteche, mediaeducator, professori universitari ecc.) mette in campo diversi materiali persupportare le famiglie in questa sfida, per scoprire e per cogliere insieme leopportunità che questo periodo può offrire.

#IO RESTO A CASA

A RAFFORZARE LA RESILIENZA#

La resilienza è la capacità di far fronte in manierapositiva a eventi difficili e traumatici. Di fronte alla crisi che stiamovivendo con l’emergenza pandemica, l’obiettivo resiliente è quello di costruireun equilibrio nuovo e funzionale, nel saper trasformare una situazione che ciha cambiato e sconvolto in modo inaspettato. In questa sezione verrannoinseriti materiali teorici ma anche esercizi, giochi e video per rafforzarenelle persone (minori e adulti) le qualità e le risorse positive.

#IO RESTO A CASA

A MIGLIORARE I RAPPORTI FAMILIARI#

Nonostante l’emergenza e le difficoltà che tale situazionecrea, possiamo trasformarla in un’opportunità per riscoprire se stessi emigliorare i nostri rapporti familiari. Per far questo si è pensato di inserirealcune attività che mirano alla valorizzazione individuale di ogni singolomembro e, allo stesso tempo, a trovare il modo giusto di “amalgamarsi”all’interno della propria famiglia.

#IO RESTO A CASA

A IMPARARE A GESTIRE I LITIGI#

Il litigio come evento in sé non è né positivo né negativo;piuttosto è un evento naturale che si ripete ciclicamente nella vita dellepersone e in tutti i tipi di relazione. L’evento conflittuale assume unavalenza positiva o negativa a seconda del modo in cui viene affrontato. Essopuò essere un momento fisiologico rispetto a una fase di cambiamento del ciclovitale di una famiglia, oppure un momento di crisi in una relazione di coppia ocon i figli che prelude ad una crescita della relazione stessa. Certamente laconvivenza forzata in queste settimane può in alcuni casi aumentare lalitigiosità. Per questo motivo saranno predisposte alcune attività chepermettono di migliorare le relazioni familiari, imparando a gestire il litigioe il conflitto come una risorsa.

#IO RESTO A CASA

A IMPARARE A GESTIRE STRESS E PAURE#

L’impatto più grosso dell’emergenza psicosociale dovuta alcoronavirus è sicuramente il radicale cambiamento dello stile di vitaquotidiano, dove ci viene chiesto paradossalmente di non fare una serie diattività e di restare a casa. Tutto questo ha delle conseguenze sul pianopsicologico per le persone, a cominciare dal nostro rapporto con la paura. Inquesto contesto di incertezza e di preoccupazione, la paura può esserefunzionale, perché si può trasformare in attivazione e maggiore attenzione, peresempio per rispettare i protocolli di igiene, come lavarsi le mani e indossarei dispositivi di protezione individuale. I problemi possono però verificarsi inquelle persone che hanno maggiori difficoltà a gestire l’ansia, in cui questostato può diventare disfunzionale. In questa sezione saranno messi adisposizione materiali per imparare a gestire in modo funzionale lo stress, lepaure e comprendere gli effetti di una calamità.

#IO RESTO A CASA

A CONTINUARE IL CATECHISMO#

Il progetto Reti di comunità ha tra i suoi obiettivi lacollaborazione con le varie agenzie del territorio. Una delle più significativeè sicuramente quella parrocchiale, dove si svolgono attivitàeducative-animative e di catechismo. Di fatto, molte parrocchie si sono giàattivate per continuare le attività con l’utilizzo delle nuove tecnologie eraggiungere i minori e le loro famiglie direttamente a casa. Da partedell’equipe del progetto Reti di comunità si è voluto svolgere un lavoro disupporto ai catechisti e animatori offrendo altri strumenti per continuare laloro opera pastorale. Nel kit si potranno trovare giochi, tracce laboratorialie percorsi filmici.

#IO RESTO A CASA

A CAPIRE IL VALORE DELLO SPORT#

Lo sport occupa sicuramente un ruolo molto importante nellavita delle persone: grazie ad esso si fanno nuove amicizie, si sfogano letensioni e la rabbia, “si cresce”, si provano nuove sensazioni ed emozioni. Lemisure adottate dall’emergenza del coronavirus hanno purtroppo interrotto tuttele attività sportive nei vari impianti e palestre ma anche le attività che sisvolgevano nei contesti aperti come parchi, piste ciclabili ecc. Questalimitazione ha portato a ripensare il modo di svolgere le pratiche sportiveall’interno dell’ambiente domestico. Inoltre si può scoprire e valorizzare losport attraverso i film, che racchiudono storie interessanti e intrise diprofondi valori atletici, etici e solidali. Per far questo, attraverso anche ilcontributo di persone del settore, il kit offrirà materiale da visionare perfar riflettere, emozionare e conoscere la grandezza dello sport e attivitàfisiche da svolgere a casa.

#IO RESTO A CASA

A UTILIZZARE IL TEMPO IN MODO COSTRUTTIVO#

A causa dell’emergenza sanitaria, la scelta più responsabilee doverosa per tutti è quella di rimanere a casa. Diverse persone nellagiornata sono impegnate nello smart working, ma per chi ha molto tempo libero adisposizione può diventare l’occasione giusta per dedicarsi a sé stessi,pensare al proprio benessere, guardare serie tv e leggere dei libri, sistemarearmadi, fare pulizia ecc. In questa sezione abbiamo pensato di inserire alcuniconsigli utili e gratuiti per occupare al meglio la giornata.

#IO RESTO A CASA

A INFORMARMI IN MODO CORRETTO#

Nell’eraglobalizzata della conoscenza, dove i flussi di notizie si sviluppanosoprattutto attraverso i media online e i social network, l’accessibilità alleinformazioni costituisce una prerogativa indispensabile. Durante l’emergenzadel coronavirus è avvenuto un sovraccarico di notizie vere, incerte e false chevengono diffuse dai giornali, tv, social, siti web, che continuamente informanosui dati dei contagiati e l’evoluzione dell’epidemia. Questa esasperata edesagerata informazione, denominata, “infodemia”, rischia in molti casi dicreare confusione e incrementare ansia nella popolazione. Vagliare conaccuratezza le fonti non è facile, perché è difficile orientarsi su unargomento così complesso e specialistico come i virus e soprattutto individuarele fonti affidabili. Per questo motivo cercheremo di selezionare fontiautorevoli, per indirizzare le persone a reperire notizie fondate escientifiche, per aumentare la responsabilità di ogni cittadino digitale. Tuttoquesto si allinea alle raccomandazione dell’OMS rivolta a tutti gliutilizzatori dei social media di condividere coscientemente, ed evitando dialimentare notizie false o anche solo dubbie.

#IO RESTO A CASA

A COMUNICARE IN MODO POSITIVO SUI SOCIAL#

Nel tempo di questa emergenza sanitaria vi è statasicuramente la valorizzazione e rivalutazione del ruolo comunicativo einformativo dei social network, però comunicare richiede di avere alcunecompetenze e molta responsabilità. Infatti le interazioni comunicative inemergenza vedono, da un lato, l’impegno delle istituzioni nel tentativo digestire l’emergenza, mentre dall’altra parte l’automatico coinvolgimento deicittadini-utenti che si attivano a loro volta grazie ai social. I socialpossono avere una rilevanza positiva, ma può diventare un problema il modo dicomunicare tra gli utenti. Le parole sono importanti, hanno un peso e unvalore. Troppo spesso vengono utilizzate in modo improprio, impreciso,offensivo e inconsapevole delle conseguenze. Allora il kit offre alcunistrumenti per far riflettere sul modo di interagire online e comunicarerispettosamente e responsabilmente.

#IO RESTO A CASA

A ELABORARE LE PERDITE E IL LUTTO#

L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha prodotto, findalla sua comparsa, un numero consistente di perdite e lutti. Oltre al dramma ealla tragedia delle migliaia di morti, vi è inoltre la limitazione dellapresenza fisica all’interno delle abitazioni domestiche, che determinaun’elaborazione del lutto in balia della solitudine e senza la possibilità diun rito funebre. Senza riti è difficile elaborare una perdita affettiva. Letecnologie digitali rappresentano un’ancora di salvezza tanto inedita quantosignificativa che permettono ad alcune persone di condividere il loro dolore.Oltre al tema della morte, vi sono pure tante perdite all’interno di questapandemia sanitaria: quella lavorativa, economica, di sicurezza, di limitazionedella libertà personale, di movimento, sociali, affettive e della privacy.L’impatto post traumatico di questo evento pandemico sicuramente si faràsentire in seguito. Questa sezione sarà costituita da materiale utile peraiutare le persone nell’elaborazione dei lutti e delle varie perdite.  

#IO RESTO A CASA

A DARE E RICEVERE AIUTO CON IL SUPPORTO TECNOLOGICO#

In una situazione infelice come quella di oggi, i social, spesso accusati di favorire l’isolamento e l’emarginazione volontaria, rivendicano un ruolo di collante e unificatore sociale. Un esempio ne sono i nuovi hashtag promossi dal mondo dello spettacolo, dello sport o delle istituzioni (#iorestoacasa, #celafaremo, #andràtuttobene) oppure le dirette di personaggi famosi che suonano musica live e le iniziative di raccolta fondi. Al di là di queste iniziative di forte risonanza mediatica, si sono attivate e moltiplicate, in queste settimane, risorse importanti come il sostegno telefonico a distanza oppure anche l’auto mutuo aiuto tra parenti, conoscenti e amici per mezzo dei social. In questo periodo di isolamento forzato è importante condividere i vissuti che ci angosciano, ma nello stesso tempo farci attenti a chi è più emarginato. L’equipe del progetto Reti di Comunità si è messa a disposizione con una supporto telefonico mirato a contrastare l’ansia, l’angoscia e lo stress provocati da questa emergenza sanitaria. Inoltre verrà messo a disposizione un sussidio che spiega come e da chi ricevere aiuto all’interno del territorio e come promuovere iniziative di solidarietà a distanza per supportare chi si trova in maggior difficoltà a causa delle conseguenze della calamità.lizzatori dei social media di condividere coscientemente, ed evitando di alimentare notizie false o anche solo dubbie.



Alessia Bevilacqua
Sindaco con gestione diretta di Edilizia, Urbanistica, Industria, Grandi Opere e Bilancio
Lucrezia Mecenero
Assessore Istruzione, Sociale, Famiglia, Giovani

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