In soli 5 mesi e con una spesa di 320 mila euro la vecchia aula magna della scuola Zanella è stata trasformata in uno splendido auditorium, con 140 posti, a disposizione delle attività didattiche della scuola ma anche della comunità, che potrà richiederlo per incontri ed eventi culturali ed associativi. Stamane, alla presenza del Provveditore agli Studi di Vicenza, Nicoletta Morbioli e con i ragazzi dell’indirizzo musicale della scuola Zanella, si è tenuta una solenne inaugurazione. Fra il pubblico, oltre alle autorità, anche le classi terze della scuola.
Gli alunni hanno eseguito diversi brani musicali, intrattenendo gli ospiti, mentre il sindaco Alessia Bevilacqua ha spiegato il significato di quest’opera.
Particolarmente soddisfatto l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Masiero: "Un vero gioiello dotato di una domotica che permette il controllo a da remoto di tutte le operazione e dei consumi della struttura. La cosa più importante da sottolineare però sono i 150 giorni di lavoro. Di questi tempi penso sia una grande soddisfazione. Illuminazione ed arredo sono all’avanguardia come pure l’acustica, resa eccellente da materiali fonoassorbenti e da uno studio per la sua ottimizzazione".
"Sono davvero felice – ha dichiarato il sindaco Bevilacqua- perché ho realizzato il desiderio di ritornare alla scuola questo ambiente che prima era utilizzato diversamente e fatiscente. Diamo così ai ragazzi uno spazio polifunzionale dove possono ritrovarsi, portare avanti molte progettualità. Uno spazio di apprendimento innovativo perché dotato di nuova tecnologia e particolarmente avanzato sul fronte della domotica. Sarà a disposizione anche della cittadinanza fuori dagli orari scolastici, in particolare ad enti o associazioni che desiderino ritrovarsi".
Il provveditore ha ringraziato sindaco e amministrazione comunale per aver consegnato questo spazio alla scuola. "Uno spazio come questo non è una spesa, ma un investimento per il presente e per il futuro – ha detto – perché i nostri ragazzi e ragazze sono un investimento per il futuro. Ho chiesto agli studenti due cose: averne cura ed aprirlo all’esterno perché sia un bene di tutti".
