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Atipografia – Mostra Limbo incerto di Denis Riva

Atipografia presenta, negli spazi della galleria ad Arzignano (Vicenza), la mostra Limbo incerto, personale dell’artista emiliano Denis Riva. La mostra, che apre il programma invernale di Atipografia, si terra` da sabato 26 novembre a sabato 24 dicembre 2022. Domani alle 18.30 la presentazione con l’artista – Assessore alla Cultura Giovanni Fracasso

Appuntamento sabato 26 novembre in Atipografia. Elena Dal Molin, alle ore 18.30 presenterà la mostra assieme all’autore.
Oraridal martedì al sabato dalle ore 9:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:30

Atipografia apre il programma invernale con la mostra personale di Denis Riva LIMBO INCERTO.

L’artista mette in scena ad Atipografia frammenti dell’animo umano, formule di pathos che l’uomoha sempre sperimentato nel corso della storia e con le quali si è sempre dovuto rapportare – paura,solitudine, abitudine – che vengono impersonati dalla figura umana stessa.Denis Riva tratta lo spazio della galleria come fosse una grande tela e propone nella sala principaleun’imponente installazione inedita formata da un gruppo di sagome dipinte su legno che sirelazionano l’una all’altra. Sono figure fluide, indefinite, che sembrano essersi staccate da undisegno su carta per acquisire tridimensionalità. È questa l’opera che dà il titolo alla mostra: unfregio di circa venti metri che accompagna il visitatore in un racconto dal ritmo serrato.Sabato 26 novembre 2022 alle ore 18.30 sarà presentata la mostra con la presenzadell’artista*La mostra è visitabile già dalla mattina di sabato 26 secondo i consueti orari di apertura dellaGalleria, e resterà aperta fino al 24 dicembre 2022L’ingresso è libero e aperto a tutti, non è necessaria la prenotazione.

DENIS RIVA(1979), nato a Cento, vive e lavora a Follina (TV).La sua ricerca indaga sulla dimensione temporale innescata dalla natura, sul tempo dell’uomo,sull’attesa e sullo stato di osservazione del mondo che viviamo. Molte delle sue opere nascono dalriuso dei materiali. pannelli di guardaroba, carta e vecchie lettere, anche colori e macchie sitrasformano in una scena, dove i protagonisti sono sempre l’uomo e la natura. Il disegno, la pittura,il collage e l’assemblaggio costituiscono lo zoccolo base della sua struttura costruttiva. Adottacontinuamente nuove tecniche rimpastando quelle precedenti, un modo che ricorda antichetradizioni e che lo avvicina alle origini primordiali dell’uomo.Tra le numerose mostre personali e collettive, si ricordano: Fondazione Andrè Demetshuis,Harelbenke, Belgio (2008); Palazzo del Governatore, Cento (2009); Valente Arte Contemporanea,Finale Ligure, Savona (2010); Museo Casa Ludovico Ariosto, Ferrara (2010); GermanischeNationalmuseum, Norimberga, Germania (2013); Castello di Andraz, Livinallongo del Col di Lana,Belluno (2013); Dolomiti Contemporanee, Casso, Belluno (2014); D406, Modena (2014);Deutsches Hirtemuseum der Stadt Hersbruck, Hersbruck, Germania (2014); MUSAS MuseoStorico Archeologico, Sant’Arcangelo di Romagna (2015); Atipografia, Arzignano (2016); PalazzoSforza, Museo Varoli, Cotignola (2016); Chiesa Santa Croce, Serra Dé Conti, Ancona (2017); ,Asilo vecchio, San Vito Di Cadore (2017); Forte Lar

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