800 giorni: la storia ispirata agli 831 giorni del sequestro che sconvolse Arzignano e l’Italia
A Carlo Celadon, nome ripescato dalla memoria dei telegiornali dell’epoca, vittima del più lungo sequestro della storia d’Italia è ispirato il film “800 giorni” del giornalista e filmmaker vicentino Dennis Dellai presentato al Festival del Cinema di Venezia.
Una storia dolorosa e ormai quasi sconosciuta ma ancora viva nella memoria degli arzignanesi.
Per questo, dopo la prima di mercoledì 25 ottobre, con due proiezioni alle 20.30 e alle 21, per la quale vi è stato il tutto esaurito (ben 500 biglietti esauriti in prevendita), il Cinema Charlie Chaplin ha previsto altre uscite in settimana.
GIOVEDì ORE 20.30
VENERDì ORE 19.00
SABATO ORE 19.00
DOMENICA ORE 18.15
LUNEDì ORE 20.30
IL CASO
Il regista Dennis Dellai ha spiegato che era necessario restituire alla memoria un decennio costellato di sequestri di persona: prima ad opera dei giostrai, poi della mala del Brenta, quindi il terrorismo e infine i calabresi.
Il 25 gennaio 1988 è un lunedì e in una villa di Arzignano abita la famiglia Celadon. L’aggressione avviene in serata: quattro delinquenti irrompono nell’abitazione; due armati tengono a bada le vittime, mentre altri due li legano con corda e bende. Poi gli aggressori prendono Carlo, diciott’anni, figlio di Candido, lo ficcano nel bagagliaio di un’auto e scappano. Così comincia il sequestro Celadon, quello che rimarrà alle cronache come il più lungo della storia d’Italia. Quasi tre anni di detenzione, in buche e covi senza aria e senza la possibilità di alzarsi in piedi: Carlo resta in vita grazie al pensiero della fidanzata e alla musica di Pat Metheny fino alla liberazione.
Trentacinque anni dopo questa storia torna in scena, non in un film sul rapimento Celadon, ma in una fiction ispirata a quella vicenda.
Nell’ambientazione della provincia italiana alla fine degli anni ’80, si rivive il periodo delle radio libere, le feste giovanili, il panorama dell’informazione e l’arena politica. Un film che ci porta indietro nel tempo, evocando uno dei più efferati fenomeni criminali mai verificatisi in Italia, che ha sconvolto le vite di centinaia di persone rapite e dei loro affetti.
Protagonisti della pellicola Matteo Dal Ponte e Marta Dal Col nel ruolo di Celadon e della fidanzata, Vasco Mirandola in quello nel padre di Carlo