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ARZIGNANO SEMPRE PIÙ GREEN, EMISSIONI DI CO2 DIMINUITE DEL 35% IN 15 ANNI

Il sindaco Alessia Bevilacqua, l’assessore all’Ambiente Giovanni Lovato e l’assessore Giovanni Fracasso: “Dall’aggiornamento del PAESC emergono dati confortanti in merito all’inquinamento prodotto ad Arzignano. In 15 anni, grazie alle diverse azioni messe in campo da Amministrazione, cittadini e aziende, la CO2 prodotta è diminuita nettamente e le previsioni per il 203o indicano un altro sensibile calo. Un segno di miglioramento che indica non solo una maggiore sensibilità ma anche che con la pianificazione e le azioni i risultati si possono ottenere”. (Scarica l’aggiornamento PAESC allegato)

Il Comune di Arzignano ha aggiornato il proprio PAESC (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile). Il PAESC, lo ricordiamo, è un documento redatto dai comuni che sottoscrivono il Patto dei Sindaci per dimostrare in che modo l’amministrazione comunale intende raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni CO.

Tale aggiornamento permette di evidenziare alcuni nuovi dati sulla tendenza sull’inquinamento e sulle emissioni, sui passi fatti da cittadini, aziende ed Amministrazione verso la tutela dell’ambiente dal 2005 al 2020.

In particolare (nel documento allegato al presente articolo tutti i dettagli) emergono alcuni dati importanti in relazione alle emissioni.

Dal 2005 al 2020 vi è stato un calo del 35%.

Nel residenziale si è passati da 41.585 tonnellate di C02 prodotte nel 2005 a 31.909 prodotte nel 2020 (-9.676). Nell’industria da 221.903 nel 2005 a 118.691 nel 2020 (-103.212). Nel Terziario da 27.223 nel 2005 a  21.107 nel 2020 (-6.116). In Agricoltura da 1.563 nel 2005 a 320 (-1.243). Unico aumento nei Trasporti, in cui si è passati da 15.016 nel 2005 a 20.563 nel 2020 (+5.547).

IN TOTALE la CO2 totale prodotta è passata da 307.290 tonnellate annue nel 2005 a 192.590 nel 2020 (-114.700)

Nello stesso periodo vi è stato anche un calo di consumo di energia totale. Si è passati da 1.024.014 MWh del 2005 a  870.555 MWh nel 2020 (-153.459).

FOTOVOLTAICO – Passi in avanti sono stati fatti anche sul fronte degli impianti fotovoltaici: nel 2022 venivano prodotti 6589 MWh.

Per quanto riguarda le previsioni per il 2030, gli scenari sulla riduzione delle emissioni sono confortanti: nella previsione a ‘scenario basso’ (la peggiore), le polveri sottili emesse in atmosfera verranno ridotte considerevolmente (la CO2 del 55%, le Pm2.5 e Pm10 del 41%, gli ossidi di azoto del 41%, l’ammoniaca del 42%).

Nel migliore degli scenari tali percentuali sarebbero nettamente maggiori (a CO2 del 64%, le Pm2.5 e Pm10 del 50%, gli ossidi di azoto del 47%, l’ammoniaca del 46%).

Ricordiamo infine che gli obiettivi del PAESC sono: maggior energia sostenibile e a basso impatto, maggior efficienza energetica pubblica e privata, diminuzione delle emissioni CO2 al 2030, resilienza climatica e greening e miglioramento della qualità dell’aria. Obiettivi che si ottengono con molteplici azioni: dal relamping alla sostituzione degli elettrodomestici, dalla sostituzione degli infissi all’installazione di impianti a biomassa, biotermici o fotovoltaici, allo svecchiamento dei veicoli. Non ultima la formazione, l’informazione e la sensibilizzazione rivolte alle scuole, alla cittadinanza e al mondo produttivo.

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