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La STARTUP dell’arzignanese Elisabetta Faggiana contro l’OverTourism viene presentata a Londra, attraverso le rinomate pagine del quotidiano THE GUARDIAN

Il Sindaco Alessia Bevilacqua e il portavoce e Assessore Enrico Marcigaglia:

“Siamo orgogliosi di annunciare che l’App “Unexpected Italy”, fondata dalla nostra concittadina arzignanese Elisabetta Faggiana e Savio Losito, è stata presentata con successo in Inghilterra, con ben due pagine intere di presentazione sul The Guardian, prestigioso quotidiano britannico noto per la sua copertura approfondita e di qualità. Inoltre in questi giorni, l’app si è guadagnata un interessante approfondimento anche su RAI NEWS.

Questo progetto traveltech combatte l’overtourism offrendo ai viaggiatori esperienze uniche e autentiche, lontano dai percorsi turistici tradizionali.

L’App valorizza le eccellenze locali e promuove un turismo sostenibile. Elisabetta Faggiana ha dimostrato come l’innovazione possa affrontare le sfide del turismo moderno, ricevendo riconoscimenti internazionali, incluso al Geneve/Fribourg Entrepreneurship Forum presso l’ONU.

Grande è l’orgoglio delle nostra città verso i giovani imprenditori locali come Elisabetta Faggiana, che con la loro innovazione e determinazione stanno portando il nome della nostra città nel mondo, dimostrando che il talento e la creatività di Arzignano possono fare la differenza a livello globale.”

 

L’iniziativa è di estrema attualità.

Infatti, l’overtourism è il problema più grave del turismo italiano.

Si stima che il 70% dei turisti si concentra sull’1% del territorio italiano.

 

È online l’App di Unexpected Italy, progetto traveltech che ha come obiettivo offrire un’esperienza turistica che faccia sentire “locali” i viaggiatori. È una “Lonely Planet” 3.0 geolocalizzata e altamente targhetizzata, nella quale il viaggiatore ha accesso ad itinerari digitali che permettono di personalizzare il viaggio entrando in contatto diretto con posti unici e locali, difficili da trovare sui classici canali turistici. L’annuncio è stato dato nel Regno Unito, sulle colonne del “The Guardian”, che segue la startup da quando i suoi fondatori divennero celebri per il loro racconto della “Londra inaspettata” con la loro prima società Unexpected London. La startup da poco si è presentata all’Onu: a giugno ha partecipato al Geneve/Fribourg Entrepreneurship Forum, evento che si è tenuto presso il Palazzo delle Nazioni dell’ONU di cui si può vedere l’intervento di Elisabetta qui https://www.instagram.com/reel/C99Siu3oNAh/?igsh=MXE1dnd0dDVpODA2cA== .

L’annuncio della nascita dell’App è stata data in Gran Bretagna dal The Guardian, la cui giornalista Liz Boulter è venuta in prima persona a scoprire Vicenza con i fondatori Elisabetta Faggiana, di Arzignano (VI) e Savio Losito, di Barletta che le hanno fatto vivere una buona parte della provincia: da Vicenza, alla Riviera Berica, a Gambellara, a Bassano del Grappa, a Nove, a Marostica, a Lusiana Conco, ad Asiago, facendo conoscere eccellenze del territorio che spaziano dall’artigianato, alla cultura, all’enogastronomia. Una visita che ha lasciato la giornalista molto colpita dalla ricchezza del territorio vicentino e dal livelli di profondità nel quale si spinge l’app, definendola come “nuovo antidoto al turismo di massa”.

Nell’app l’utente può selezionare il tipo di viaggiatore che è (dal wine lover all’esploratore, passando per chi vive le vacanze in famiglia o in coppia) e poi già da mappa consultare punti iconici, ristoranti, hotel, artigiani, produttori locali, mercati, negozi che sono selezionati o garantiti. I business garantiti oltre ad articoli in italiano ed inglese hanno anche focus sugli host, e questa è la prima fase dell’empatia necessaria in questo progetto che mette in contatto non “strutture turistiche” ma “persone”.

 

IL SERVIZIO SU RAI NEWS:

https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2024/08/veneto-turismo-app-unexpected-italy-673041a8-b9b5-46f9-b3a3-e8e3988a823d.html?nxtep

 

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SCHEDE DI APPROFONDIMENTO 

STORIA DI UNEXPECTED ITALY 

La storia di Unexpected Italy inizia in Gran Bretagna prima del Covid. Elisabetta Faggiana, classe 1982, originaria di Arzignano, nel Vicentino a Londra incontra Savio Losito, classe 1987, originario di Barletta, un mappatore seriale, oggi suo marito e co-fondatore di Unexpected Italy. Con lui nasce “Unexpected London”, esperienze urbane per piccoli gruppi alla scoperta della Londra più vera. La startup diventa celebre in Europa e Stati Uniti, riceve premi e riconoscimenti sulla stampa internazionale. Decidono quindi di trasferire la loro esperienza londinese in Italia per lottare contro l’overtourism. A Bari nel 2022 hanno così fondato la startup tech-travel “Unexpected Italy” che si impegna a sviluppare il loro ecosistema di viaggio, che promuove il territorio e ricerca realtà indipendenti e autentiche. Elisabetta e Savio sono i paladini della disintermediazione: la struttura, se supera la rigida fase di selezione in base a criteri di territorialità, identità e sostenibilità, deve solo pagare un fisso per essere presente sul portale e incassa il 100% della prenotazione. Ma per rimanerci deve garantire alti standard di qualità, attenzione al cliente e all’ambiente. I due founder lavorano da nomadi digitali, si muovono facendo scouting del territorio tra boutique hotel e produttori locali, tra agricoltori e artigiani, ma anche attrattori culturali e ristoranti. Il loro obiettivo è valutare entro il 2026 circa duemila strutture in Italia per sviluppare il loro lavoro nell’App che è online da agosto 2024. Per spiegare il loro quadro di valori, hanno scritto un manifesto. Altre informazioni: www.unexpected-italy.com. 

IL MANIFESTO DI UNEXPECTED ITALY 

0 Abbiamo una speranza incrollabile che è possibile trasformare il turismo in una forza positiva, non solo per l’economia ma per l’ambiente, per le comunità locali e per la conservazione del nostro patrimonio culturale. Dipende da noi, come viaggiatori e operatori. Dobbiamo cambiare il modo in cui viaggiamo, quando viaggiamo e cosa facciamo quando viaggiamo per combattere l’overtourism e incoraggiare un turismo che sia positivo per la gente del posto, per l’ambiente e per i viaggiatori. 

1 Ci crediamo davvero Per raggiungere questo obiettivo è necessario aumentare la consapevolezza sui danni creati dal turismo di massa e mettere in atto un sistema che aiuti i turisti a viaggiare in modo più responsabile, a interagire maggiormente con la gente del posto per esperienze più significative e personali.

2 In un modello sociale che si basa sul contributo economico, sociale e ambientale alla vita locale, riteniamo che sia necessario costruire un nuovo modello turistico basato sulla stagionalità estesa, sul rispetto dell’ambiente e sul sostegno delle imprese di proprietà locale. Un modello che si basa su standard chiari sia per gli host che per i viaggiatori, affinché ci sia rispetto reciproco e desiderio di diventare una forza positiva per il pianeta. 

3 Dalla parte delle imprese locali Sostenere l’agricoltura locale, la produzione artigianale e le tradizioni locali è fondamentale in ciò che facciamo. Lo facciamo raccontando le loro storie in modi significativo e personale e offrendo ai viaggiatori l’opportunità di provarle in prima persona attraverso esperienze uniche. La promozione della filiera corta ha un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni di CO2 (e di altri gas) nell’atmosfera, riducendo così l’effetto serra. 

4 Aiutiamo le piccole imprese con politiche sostenibili, evidenziando le scelte sostenibili che hanno già fatto (dall’uso di prodotti locali, al personale locale, al riciclaggio) e dando loro obiettivi annuali per incoraggiare la sostenibilità economica, ambientale e sociale. 

5 Incoraggiamo il turismo lento Lentezza come modo di esplorare, sia in termini di mobilità che in termini di sperimentare le cose dall’interno e prendersi il tempo per comprenderle veramente. Andare in bicicletta, camminare, utilizzare veicoli non motorizzati ed ecologici sono le migliori opzioni per esplorare a livello locale; i treni e altri mezzi di trasporto pubblico a basse emissioni sono ideali per le distanze più lunghe. 

6 Sosteniamo le cause locali Ogni viaggiatore dovrebbe essere considerato un “locale temporaneo”, con tutti i diritti e i doveri che ne derivano. La distribuzione dei profitti derivanti dal turismo dovrebbe contribuire in modo significativo al miglioramento delle condizioni di vita dell’intera popolazione locale. Per questo destiniamo parte dei nostri ricavi ad enti e associazioni locali che sostengono attivamente le piccole imprese, l’ambiente e aiutano a preservare le tradizioni e il patrimonio culturale locale (sia materiale che immateriale). 

7 Incoraggiamo la collaborazione e il networking Siamo fermamente convinti che solo insieme possiamo cambiare lo status quo. Siamo qui per aiutare le imprese indipendenti di tutta Italia a collaborare tra loro e ad unirsi per creare progetti significativi che possano posizionare l’Italia come leader nel turismo responsabile. 

8 Siamo sostenitori dei viaggi accessibili Ci sono ancora troppe barriere per viaggiare. Siamo forti sostenitori del diritto alla mobilità per tutti, garantendo così l’accessibilità a persone con bisogni specifici e aiutando le imprese locali ad essere accessibili sotto tutti i punti di vista. 

9 Abbiamo a cuore le scelte che facciamo in termini energetici L’Italia è ricca di acqua corrente, vento che soffia e sole caldo. Queste sono le fonti su cui ci concentriamo, ma siamo sempre alla ricerca di un’innovazione tecnologica che vada nella direzione della sostenibilità ambientale. Lavoriamo con esperti nei settori che manterranno sempre noi e i nostri membri aggiornati sul modo più innovativo per essere sostenibili. Il nostro obiettivo è: energia da fonti pulite e rinnovabili in ogni ristorante, in ogni laboratorio, in ogni fabbrica, in ogni hotelin ogni attività ricettiva coinvolta con Unexpected Italy. 

10 Crediamo nella tecnologia e nel suo potere di cambiare i comportamenti dei consumatori Utilizziamo la tecnologia e l’intelligenza artificiale per consentire agli host di rivolgersi ad un pubblico specifico durante tutto l’anno e incoraggiarli a sostenere attivamente le piccole imprese locali. Ciò aiuta a combattere l’overtourism e ad alleviare l’impatto del turismo sulle comunità locali, incoraggiando un rapporto più armonico e vantaggioso tra turisti e gente del posto.

Alessia Bevilacqua
Sindaco con gestione diretta di Edilizia, Urbanistica, Industria, Grandi Opere e Bilancio
Enrico Marcigaglia
Portavoce del Sindaco, Assessore Progetti Strategici e Arzignano Capitale della Pelle

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