Le proposte emerse durante l’Ecofesta di Arzignano hanno dato vita a iniziative di rilievo, considerate prioritarie dalla rete ecologista e accolte con entusiasmo agli Stati Generali di Greenpeace a Firenze. Di seguito, pubblichiamo un testo completo di Giovanni Fazio di CiLLSA, che illustra queste importanti idee per la tutela della salute e dell’ambiente.
Dalla Ecofesta di Arzignano, organizzata a settembre da CiLLSA con il supporto del Comune di Arzignano, sono emerse due proposte importanti, discusse nell’assemblea degli ecologisti ZERO PFAS Veneto a villa Brusarosco:
- Tutela della salute e prevenzione nei luoghi di lavoro per ridurre l’esposizione ai PFAS.
- Legge di iniziativa popolare per l’etichettatura che informi sulla presenza o meno di PFAS nei prodotti.
Queste proposte, portate da Giovanni Fazio e Donata Albiero agli Stati Generali di Greenpeace a Firenze, sono state accolte come prioritarie dalla rete ecologista.
Per far fronte alla contaminazione da PFAS, anche Acque del Chiampo sta costruendo un sistema di depurazione con filtri a carboni attivi a contrà Canove, a beneficio della comunità. CiLLSA ha formato un gruppo di esperti (medici, giuristi, geologi e operatori ex Arpav) per un progetto di prevenzione e controllo nei luoghi di lavoro, dato che nelle aziende del Veneto spesso mancano controlli sulla presenza di PFAS nel sangue degli operai e nei luoghi di lavoro, nonostante i rischi documentati.
Indagini dell’ISS hanno confermato livelli preoccupanti di PFAS in alimenti prodotti in aree inquinate, aumentando il rischio per la salute pubblica. I PFAS sono riconosciuti come nocivi e legati a gravi patologie, tra cui problemi riproduttivi. Pertanto, si propone una legge di etichettatura obbligatoria per informare i consumatori sulla presenza di PFAS negli alimenti e negli oggetti d’uso quotidiano, permettendo acquisti più consapevoli.
Queste due iniziative sono state ASSUNTE COME OBIETTIVI PRIORITARI DELLA “RETE ZERO PFAS ITALIA”, COSTITUITASI A FIRENZE AL TERMINE DEI LAVORI.